Come si fa a Nata’ senza Lauta’? E ovviamente c’è chi frigna. Su Zielinski…

Come si fa a Nata’ senza Lauta’? E ovviamente c’è chi frigna. Su Zielinski…TUTTOmercatoWEB.com
sabato 23 dicembre 2023, 14:55Editoriale
di Fabrizio Biasin

Ovviamente c’è chi frigna. Perché la lagna è tipica dei nostri giorni e fa niente se sei in testa al campionato. E fa niente se gli altri stanno peggio. E fa niente se tra due giorni arriva il Santissimo Natale: si frigna. 

E la frigna è motivata dall’eliminazione in Coppa Italia, la coppetta che se passi il turno “ecco, ci tocca giocare altre partite inutili e chissenefrega di ‘sto trofeo”, ma se non lo passi “ecco, è chiaramente un disastro di gestione e organizzazione e non si può uscire agli ottavi, checcazzo”. 

L’Inter contro il Bologna ha giocato una buona partita, a tratti molto buona, solo che non si può dire perché ha perso. Anzi, si deve dire “il Bologna ha giocato benissimo!”, esagerazione dettata dall’ottimo andamento in campionato ma non certo dal match di San Siro. Quello, il match di San Siro, lo ha deciso un giocatore che oggi non è ancora fenomeno ma lavora per diventarlo, ha molti capelli (beato lui) e si chiama Zirkzee. Le due giocate che sono costate la rimonta hanno annichilito i vice-campioni d’Europa e buonanotte ai suonatori. 
Chiisenfrega? Certo che no, un’eliminazione non è mai una cosa buona, ma non va bene neppure autoflagellarsi come capita troppo spesso ogniqualvolta Inzaghi non porta a casa i tre punti.
Il discorso, amici cari, è sempre lo stesso: perdere fa parte del percorso, bisogna saperlo accettare, così come è chiaro che la grandezza di una squadra si pesa proprio alla partita successiva. 
Oggi al Sacro Meazza arriva il Lecce e serve “la prestazione”, quella che vale tre punti, quella utilissima per placare il pessimismo dei soliti piagnoni. Dicono “Senza Lautaro la crisi è imminente” e “le alternative non valgono nulla”. Sono esagerazioni. Arnautovic l’altra sera non ha giocato da 7 in pagella, ma neppure da 5 come troppi hanno detto/scritto. Oggi lui e Sanchez avranno l’occasione per dimostrare che l’Apocalisse può aspettare. E il Toro che si fa male? Signori, ‘sto ragazzo non saltava una partita da venti mesi, che sia costretto a prendere un minimo di pausa è quantomeno fisiologico.
E voi direte: “Sì, ma si è fatto male anche Dimarco” e qui, certo, vien voglia di recitare tutti i Santi del calendario, ma anche in questo caso Inzaghi può contare su alternative più che rassicuranti e guai a crearsi alibi.
Siamo al momento del “Buon Natale a voi e ai vostri cari”, ma non prima di avervi detto un paio di cose.

La prima: l’altra sera alla “bicchierata natalizia di Casa-Inter” il qui presente tra una pizzetta e uno spritz ha provato a capire cose (pensa te che roba). Diciamo che per Zielinski non siamo ancora alla fumata bianca ma è legittimo coltivare del sano ottimismo. La seconda: se nei prossimi mesi non si troverà una soluzione in grado di tamponare i danni inevitabili creati dall’abolizione del Decreto Crescita… saranno cavoli acidi. Non solo per l’Inter, per tutti quanti in Italia, ma anche per l’Inter. 

Si parla tanto di Superlega e milioni, ma la verità è che in assenza delle agevolazioni fiscali generate dal suddetto decreto il nostro calcio è destinato a finire in cantina a prescindere da qualsivoglia rivoluzione continentale. E questo va detto a voce altissima.
Buona insalata russa a tutti.