Campioni d’Inverno… e pure in anticipo!
Con un turno d’anticipo l’Inter è Campione d’inverno. E’ questo il dato più succoso del 18° turno di campionato dopo il successo del Napoli sul Milan a San Siro.
Ma adesso attenti ai trappoloni, primo tra tutti quello di sentici invincibili noi per primi, insieme agli elogi sperticati ma giustamente interessati dei rivali.
Timeo Danaos et dona ferentes, ossia temo i Greci e i doni che portano, dice Laocoonte nell’Eneide di Virgilio per convincere i troiani a non introdurre dentro le mura di Troia il celeberrimo cavallo.
Sto ascoltando infiniti peana sull’Inter di Simone Inzaghi, gratificanti e condivisibili, ma dal mese di gennaio il calendario diventerà durissimo e allora capiremo se questa Inter sarà campione d’Italia per la seconda volta di fila. Lo dico senza alcuna scaramanzia medioevale: credo che la mission Scudetto con Seconda Stella sia alla portata dell’armata di Simone Inzaghi, ma definirla l’Inter più bella di sempre è esagerato. Chi lo ha fatto o non tifa Inter o è imberbe e non conosce le squadre che hanno fatto la Storia, con la S maiuscola, come la prima Inter euromondiale di Helenio Herrera o la seconda Inter euromondiale, quella costruita José Mourinho. Per quest’ultima voglio citare solo una partita leggendaria: Inter-Barcellona 3-1, semifinale di Champions League a San Siro il 20 aprile 2010 con reti di Sneijder, Maicon e Milito, la partita che di fatto spianò la strada al Triplete interista, l’unico del calcio italiano, mai bissato nel decennio successivo e forse irripetibile.
In 114 anni di storia abbiamo visto squadre nerazzurre che hanno raggiunto traguardi ancora impensabili per quella attuale e se n’è appena avuta prova al Santiago Bernabeu con il Real Madrid. Detto tra noi, fa sorridere anche il record di 103 gol nell’anno solare 2021, come se questo valesse la consegna di chissà quale trofeo. Mettere insieme più mezze stagioni per migliorare i numeri è stato a lungo un cavallo di battaglia dell’ex A.D. del Milan Adriano Galliani quando magari non aveva vinto nulla in entrambe le stagioni. Suvvia, siamo interisti e ne abbiamo viste troppe per non conoscere le regole del gioco. Il titolo di Campione d’Inverno conta nulla e le persone serie nemmeno lo festeggiano. E poco importa che nell’era dei tre punti, per 20 volte su 27, chi è stato Campione d’Inverno è poi stato anche Campione d’Italia, perché proprio l’anno scorso Antonio Conte ha dimostrato che si può vincere lo Scudetto anche senza essere stati Campioni d’Inverno.
Poi è vero che il primato in classifica al giro di boa è arrivato in modo del tutto inaspettato se solo ripensiamo al 20 novembre, quando Napoli e Milan precedevano l’Inter di ben 7 punti. Da allora l’Inter non solo ha recuperato lo svantaggio, ma le ha addirittura messe entrambe alle spalle a -4, totalizzando 11 punti in più delle rivali in meno di due mesi. Un ruolino di marcia eccezionale, fatto di sei vittorie consecutive con cinque clean sheet di fila in attesa di chiudere, si spera in bellezza, con il Torino. L’Inter di Simone Inzaghi, pur indebolita sulla carta, sta davvero facendo meglio di quella Scudettata di Antonio Conte: più gol segnati, meno gol subiti, più punti rispetto allo stesso periodo un anno fa, senza dimenticare la qualificazione alla seconda fase di Champions League, il vero tallone d’Achille per l’Inter di Conte. Numeri talmente belli e per di più impreziositi da un gioco mirabolante che ovviamente autorizzano grande ottimismo, ma da gennaio le partite proposte dal calendario, tra Campionato, Supercoppa Italiana, Coppa Italia e Champions League, saranno durissime. Godiamoci dunque il momento, restando coi piedi ancorati a terra e con i bandieroni accuratamente ripiegati negli armadi. Per ora.
Adesso c’è il Torino, squadra in salute, che arriva a San Siro senza avere nulla da perdere: se si dovesse vincere anche questa, il filotto arriverebbe a sette vittorie consecutive. Un anno fa Antonio Conte ne mise in fila otto nella sua prima striscia vincente, ma l’Inter di Inzaghi, come spiegato, sta già facendo meglio, quindi in alto i cuori, cuori nerazzurri ovviamente!
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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