Buona la prima aspettando la fine del mercato. E Sacchi conti gli italiani nella nuova Inter

Buona la prima aspettando la fine del mercato. E Sacchi conti gli italiani nella nuova InterTUTTOmercatoWEB.com
martedì 22 agosto 2023, 19:55Editoriale
di Gian Luca Rossi

Nel momento in cui scrivo non conosco tutti i risultati della prima giornata di campionato e neppure mi interessano. Ma conosco il risultato della prima dei nostri: Inter-Monza 2-0. E per avere una visuale, ovviamente limitata, dell’Inter sul campo, posso solo riferirmi allo stesso periodo dello scorso anno, nulla di più, sottolineando però l’incredibile sold out di San Siro, visto che un anno fa si cominciò in trasferta: 72.509 spettatori in pieno periodo ferragostano sono tanta roba! Ma torniamo al confronto, tenendo presente che da qualche anno le prime giornate di Campionato, al di là dei 3 punti in palio, sono sempre una coda del precampionato perché le squadre, tutte le squadre, non solo l’Inter, sono incomplete e ancora in rodaggio. 

Lo scorso anno però alla prima i nerazzurri vinsero soffrendo in extremis a Lecce: al gol di Lukaku dopo 82 secondi rispose Ceesay a inizio ripresa, poi fu solo grazie ad una palla vagante su Dumfries che al 95° si presero i tre punti. Come quest’anno, ma senza prendere gol e con molta più serenità: insomma buona la prima, verrebbe da dire. Credo che la finale di Champions abbia regalato ai nostri maggior autostima nell’approccio e nel controllo delle partite, perché le 12 sconfitte dell’anno scorso non devono più ripetersi. A proposito, tra queste c’era ovviamente pure il Monza. E proprio a San Siro.  

In ogni caso, l’estate di un anno fa era stata molto più dura a livello ambientale: malgrado i due trofei vinti, Coppa Italia e Supercoppa Italiana, bissati quest’anno, attorno a Simone Inzaghi aleggiava un clima di sfiducia per lo Scudetto regalato al Milan. Il precampionato aveva visto l’Inter perdere col Lens e a Pescara col Villarreal subendo pure 4 gol e un pareggio in rimonta con il Lione, dopo essere stati sotto di due reti.

Quest’anno i test più significativi non hanno mai visto l’Inter soccombere: pareggio con l’Al Nassr e vittoria col il PSG nella tournée un Giappone e altri due successi con Salisburgo e Egnatia. Calcio d’agosto, per carità, ma se l’estate scorsa già si chiedeva la testa di Simone Inzaghi, quest’anno mi sembra che Simone abbia maggiore solidarietà, visto che perfino i più tardivi si sono resiconto che ogni anno gli smontano pezzi di squadra. 

Trovo comunque bizzarro che solo a Inzaghi si chieda sempre e solo di vincere, mentre gli altri paiono tutti qui per partecipare: chi perché ha appena vinto, chi perché dopo tanta Giustizia Sportiva con solo il campionato ha bisogno di tempo per tornare a concentrarsi solo sul calcio giocato e chi perché ha preso un sacco di giocatori che la Serie A non l’hanno mai vista. Però ho fatto due conti sul valore delle rose al via del campionato scoprendo che almeno tre squadre costano più dell’Inter, al netto degli ultimi colpi di mercato di questa o dell’altra, semmai ci saranno. 

Eccovi infatti il valore in milioni di euro delle rose delle migliori squadre della Serie A, in rigoroso ordine alfabetico: 

ATALANTA 352,75
FIORENTINA ​271,05
INTER​​​ 489,75
JUVE​​​ 493,70
LAZIO ​​256,13
MILAN​​​ 578,90
NAPOLI​​​ 572,01
ROMA​​​ 339,15

E guarda un po’ chi ha la rosa più costosa! Proprio i cugini ai quali, chissà mai perché, nessuno chiede di vincere, magari perché per loro è più divertente veder perdere gli altri piuttosto che vincere in proprio. Oltretutto l’Inter rispetto al Milan ha anche molti italiani in più: questo lo dico al Torquemada di Fusignano, quell’Arrigo Sacchi che in pieno terzo millennio è ancora ossessionato dalla conta tra italiani e stranieri. Infatti, quando l’Inter tutta straniera dominava e vinceva, lui storceva il naso e bofonchiava, mentre ora manco si è preso la briga di contare gli italiani nel ‘suo’ Milan. Eppure, da un addetto ai lavori di tale calibro ci si aspetterebbe maggior equilibrio.  

Ma tornando al valore delle rose delle migliori squadre italiane, come la mettiamo? Come sempre, visto che io da interista accetto la sfida di essere sempre e solo io quello condannato a vincere, con l’augurio sincero che gli altri siano davvero dei comprimari.