Buon anno a chi è rimasto a bordo, anche e soprattutto nella tempesta
Oh, buon anno.
Ha parlato Lukaku. A Sky. Forse ve ne siete accorti. Procediamo serenamente con l’analisi del testo. A caso. Perché due cose vanno dette.
“Quando Conte mi ha scritto che voleva andare via, ci sono rimasto male. Poi è partito anche Hakimi e giravano voci sulle difficoltà delle società...”.
Eh sì, è stato un momento complicato, ben ce ne siamo accorti.
“…Però sapevo che con Inzaghi sarebbe rimasta la possibilità di rivincere lo scudetto, mio fratello me ne ha sempre parlato bene. Tatticamente è preparatissimo e le sue squadre giocano molto bene”.
Noi lo abbiamo capito con il tempo. Tu lo sapevi da prima. Pensa che vantaggio avevi…
“Mi ha dato fastidio che i dirigenti non abbiano nemmeno provato a farmi rinnovare il contratto, in tal caso sarei rimasto al 100%”.
Avevi tre anni di contratto. Volevi rinnovare. Nel momento più difficile della storia recente del club. Romé, ma chemminchia stai a dì…
“…Ma non sono andato via per i soldi”.
Cioè, volevi il rinnovo ma non i soldi? Capisci che suona come una cazzata?
“Al Chelsea vorrei giocare di più, ma rispetto le scelte dell'allenatore. Parlerò con Tuchel, stiamo cercando di trovare un sistema di gioco dove trovarci l'un l'altro. Intanto devo continuare a lavorare e aspettare la mia occasione”.
Ecco, bravo, questo è lo spirito!
“Spero davvero nel profondo del mio cuore di tornare all’Inter, non alla fine della mia carriera, ma a un livello ancora alto per vincere di più".
Romé, ti stai incartando. Non puoi avere tutto, o di là o di qua, e tu hai scelto di là. Hanno speso 115 milioni per averti. E poi guadagni tanti soldini, come si fa? Suvvia…
“Lautaro è il miglior compagno di squadra che ho avuto, in campo avrei dato la vita per lui. Mi manca. Mi raggiunge al Chelsea? No, resta a Milano e torno io".
Ecco, il fatto è che non dipende solo da te, Romelu. C’è questa cosa che hanno in testa tanti giocatori: “Faccio quello che voglio, vado, torno, decido…”. Eh no, troppo comodo: prendere altre strade è legittimo, accettare le conseguenze è un dovere.
“Se mi chiamassero Juve o Milan? Mai! Mi ero arrabbiato con il mio agente quando mi aveva detto della Juve, in Italia per me c'è solo l'Inter ed è sempre stato così”.
Bene. Allora non si capisce perché tu te ne sia andato. Ah già, per quella storia del contratto da rinnovare. A tre anni dalla scadenza. Giusto.
"Seguo sempre l'Inter e guardo tutte le partite in tv, quando l'Inter ti tocca scatta dentro qualcosa di diverso".
Anche noi la seguiamo sempre. E, sì, anche a noi piace molto. E però la seguiamo anche quando le cose non vanno bene. Anzi, quando le cose non vanno bene ci “attacchiamo” anche di più. Funziona così tra veri “innamorati”.
“Nel calcio ci sono tre squadre che sono al top assoluto: Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco. Dico la verità, pensavo di fare la mia storia con l'Inter per poi trasferirmi in uno di questi tre club, se ci fosse stata la possibilità”.
Vabbè, ci arrendiamo. Romelu, sai che c’è? “Non conta chi con la pioggia scappa. Conta chi nella tempesta resta” (Cit. Curva Nord).
Perfetti.
Buon 2022 a tutti.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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