BAR ZILLO - Valzer malinconico

No, non si tratta di stare da una parte o dall’altra in questo caso. Si tratta, molto più semplicemente, di prendere atto della situazione, che è molto ma molto meno complessa di quanto la si voglia far passare. Da una parte c’è una società, l’Inter, in evidenti difficoltà finanziarie: attenzione, difficoltà finanziarie, da non confondere con le ipocrisie di fallimenti vari, come fate a iscrivervi, come fate ad andare avanti. Difficoltà che comunque esistono, mettere la testa sotto la sabbia stile struzzi non serve a mutare delle complicazioni di bilancio chiare e limpide. Nonostante queste maledette difficoltà, nonostante l’impossibilità da parte della proprietà di immettere capitale nell’Effecì, inutile tornare a ciarlare delle scelte fatte dal governo cinese, è il pericolo delle democrazie tanto per dire dove un signore si alza e decide, bontà sua, quel che dovranno fare tutti gli altri, tra i quali purtroppo ci sono coloro che possiedono l’Internazionale, nonostante queste maledette difficoltà scrivevamo, la Società nerazzurra ha comunque offerto una cifra importante al suo attuale capitano. La stessa, dicono i benissimo informati, percepita da Brozovic e Lautaro Martinez, tanto per parlare di due pilastri non soltanto del club targato Suning ma, soprattutto, pilastri delle proprie nazionali, magari tra alti e bassi, però protagonisti, senza timore di sbagliare.

La palla adesso passa direttamente nelle mani di Skriniar. Sì, insomma, le carte sono in tavola, non c’è più nulla da nascondere, sta al centrale slovacco chiarire, una volta per tutte, dove vuole stare. Senza balletti, senza tentennamenti, senza chiacchiere, è finito il tempo del ci sono non ci sono, resto non resto, vado non vado. E, detto non troppo per inciso, posso tranquillamente pensare che nessuno, sottolineerei nessuno, potrebbe mai farne una colpa al giovanotto slovacco se la scelta propendesse per la capitale francese, basta che non mi si racconti che a Parigi c’è il mare e clima migliore. Cioè, domando scusa, mettetevi nei panni dell’attuale capitano: da una parte c’è l’Inter, c’è la tifoseria dell’Inter, c’è la storia dell’Inter che, ahimè, può arrivare fino a un certo punto. Dall’altra il PSG, che ha sicuramente un palmares e una storia mondiale, non me ne vogliano i loro tifosi ma è così, neanche paragonabile a quella nerazzurra. Ma ha i soldi. Tanti soldi. E che, raccontano sempre i benissimo informati di prima, potrebbe rilanciare fino a 10 (dieci) milioni netti a stagione. Quindi a Skriniar non faccio nessun genere di appunto, è un professionista, libero professionista oltretutto. Ecco, l’unica cosa che chiedo è chiarezza. Non tramutiamo il tutto in un valzer malinconico.

Alla prossima.