BAR ZILLO - Tra mercato e realtà

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mercoledì 26 gennaio 2022, 07:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Battute finali in una sessione di mercato che promette, facciamo prometterebbe dai, colpi pazzeschi in questa ultima, lunghissima, settimana. Con l’Inter attiva per quanto possibile. Non ci saranno follie, non ci saranno spese pazze, si cercherà di puntellare con un occhio, anzi due, al bilancio mentre la mente sarà già proiettata verso la prossima estate. O no?

Manca qualcosa in casa nerazzurra? Certo che sì, è evidente a tutti, siano essi addetti ai lavori o tifosi o entrambi. Serve una punta? Certo che sì, come il pane pure: le ultime giornate ci hanno mostrato quanta necessità abbia l’Inter là davanti, gli infortuni sono sempre dietro l’angolo e un uomo d’area di rigore a noi manca, inutile girarci intorno. Uno di quelli da buttare nella mischia all’occorrenza, pesante, che sappia sgomitare e farsi largo. Elementi adatti a ricoprire il ruolo in giro ce ne sono, altro che no. Ma siamo alle solite, ci vogliono i denari. Quindi, onde evitare di ricadere sempre nello stesso stucchevole discorso, bisogna attingere con attenzione all’arte dell’arrangiarsi: in questo, inutile nascondersi dietro un dito, l’Inter ha veri e propri professionisti del settore, capaci di trovare l’occasione giusta al momento giusto: soprattutto, capaci di costruire squadre comunque importanti grazie all’ampia conoscenza pallonara data da anni e anni di esperienza. Insomma, in soldoni mi aspetto di trovare, da qui al 31 gennaio, un regalo ad Appiano Gentile. Meglio se due, vista la corsa all’esterno sinistro che viene considerato, da Simone Inzaghi, obbiettivo primario di rafforzamento tanto che, così raccontano i benissimo informati, perfino Steven Zhang avrebbe dato l’occhei ad una eventuale pazzia – chiamata Robin Gosens - appesantendo il monte ingaggi attuale. Che dovrà essere smagrito nel prossimo futuro, giusto per essere chiari. E là davanti, invece? Beh, là davanti il nome gettonatissimo è quello di Felipe Caicedo, pedina fondamentale nell’allora Lazio di Simone. Potrà far storcere la bocca - ricordo storcere bocche all’arrivo di Skriniar, ai trentuno milioni per Bastoni e potrei proseguire a lungo nell’elenco – ma ho imparato a fidarmi del mio allenatore in questi mesi. Col placet, ovvio, di Marotta e dello staff tecnico. La strada per il traguardo è lunga, difficile, piena di insidie. Poi vedremo cosa ci regalerà la prossima estate, non le chiacchiere su ciò che accadrà la prossima estate fatte oggi.