BAR ZILLO - Skriniar stop

E ce la siamo menata parecchio per un paio di mesi. Sessanta e oltre giorni a raccontare di una trattativa sempre sul filo del rasoio. Da una parte una società ricca, che di questi tempi è mica poco nonostante la necessità, anche nella capitale transalpina capita, tu guarda, di doversi liberare da zavorre collezionate nel corso degli anni, strappate alle avversarie a suon di ingaggi multimilionari e oggi trasformatesi in boomerang pericolosi, anche perché a certe cifre nessuno – nessuno proprio – viene a prenderti determinati calciatori, neppure in prestito. Dall'altra noi, che tanto ricchi non siamo ma, in compenso, abbiamo un gruppo, una squadra, amici prima che calciatori laddove nessuno va a domandare co come mai, co come mai, ad esempio, tizio guadagna di più e caio di meno. In mezzo uno dei centrali più forti e completi attualmente sul mercato, uno slovacco ventisettenne portato da Sabatini sotto la Madonnina tra le risatine e i colpetti di gomito, che tanto quello lì ha i piedi come due ferri da stiro. Perché si sa, siamo tutti direttori sportivi e responsabili dell'area tecnica, nessuno escluso.

Il gioco era quanto mai facile: la squadra ricca va dalla squadra meno ricca e si prende il giocatore che vuole, tanto poi va in scadenza (questa è quella che preferisco, significa non aver capito niente dell'uomo Skriniar prima che del calciatore) e, oltretutto, la squadra meno ricca deve necessariamente cedere prima di fine giungo. Duemilaventidue, sottolineo, perché va sottolineato. Facciamogli una bella offertina, gli mettiamo a posto il bilancino e ce lo portiamo sui campi elisi e giocare con Messi e Neymar: figurati se quello non punta i piedi, vuoi mettere la differenza...Nel frattempo l'Inter, per bocca della sua dirigenza, ha stabilito un prezzo per Milan: settanta milioni, non un euro in meno, altrimenti non ci si siede neanche a parlarne. Settanta, non cinquanta più tizio, cinquantadue più caio, cinquantacinque più sempronio. Settanta. Punto. Ma figurati, se appena appena salgono di qualcosina vedi tu come lo mollano immediatamente: c'è necessità di denaro (nel frattempo si è scoperto che trenta giugno era, ma duemilaventitré accidempolina) e poi non si può dire di no a un'offerta simile.

Hanno detto di no, pare.

Per adesso Skriniar continuiamo a godercelo noi, spiace.

Alla prossima.