BAR ZILLO - Lo spettacolo che non ti meriti

Ho preferito aspettare un giorno. Ho preferito lasciar decantare quel senso di fastidio che mi ha preso immediatamente dopo il triplice fischio del signor Piero Daniel Maza Gomez, fischietto cileno autore di una buona prestazione, fin troppo benevola nei nostri confronti. La non partita tra Italia e Argentina, quella andata in scena mercoledì primo giugno, è stato uno spettacolo deprimente. L'inconsistenza della nostra Nazionale ha rasentato vette altissime, raramente ho assistito a un divario così enorme tra l'Italia e una qualsiasi altra Nazionale da che seguo il calcio. Sì, certo, abbiamo tutti nella mente e negli occhi prestazioni incolori ai mondiali del duemiladieci e duemilaquattordici, roba brutta. Ma l'impotenza, l'inconsistenza viste mercoledì beh, scusatemi, non ce le meritiamo. Non se le merita nessun tifoso di nessuna squadra.

Ma i vertici del calcio nostrano vanno avanti, imperterriti: perché la soluzione, per qualcuno, sono i playoff, una roba che non esiste in nessun campionato di primo livello europeo, una soluzione forse creata per far soldi, non certo per premiare il merito. Del resto cosa vuoi che sia, dopo trentotto partite chi sta in cima alla classifica è lì per caso. Vabbè, discorso lungo, inutile affrontarlo in due righe. Inoltre, dopo un calo in doppia cifra degli ascolti pallonari nostrani, doppia cifra ripetiamolo tutti insieme, la lega vorrebbe riproporre il format calendario asimmetrico. Che uno dice: stai scherzando, vero? No, purtroppo non si sta scherzando. Perché invece di interrogarsi sui problemi del calcio italiota, tanti e complessi, si preferisce far finta che non sia successo nulla: ma no, dai, va tutto bene, piantiamola col pessimismo cosmico.

Invece di riformare il calcio, di cercare soluzioni alternative a un sistema che non funziona, non partecipiamo a un Mondiale da otto anni e negli ultimi due ai quali abbiamo partecipato siamo riusciti a collezionare figure barbine, come diceva mio nonno, ci raccontiamo, per l'appunto, di playoff e calendari anomali, asimmetrici, acosi. Però, nella pochezza generale ammirata contro l'Argentina, pensate fossimo andati ai Mondiali, lasciamo stare, ho trovato qualche nota positiva per noi interisti: discreto Barella, a un certo punto si è palesemente rotto di correre per tutti, a ragione aggiungo, bene il quarto d'ora finale di Bastoni, sarebbe meglio non toccare Alessandro, enorme Lautaro Martinez. Enorme. Punto. Giocatore totale. Lo abbiamo noi, vediamo di tenercelo stretto.

Alla prossima.