BAR ZILLO - Largo ai giovani

BAR ZILLO - Largo ai giovaniTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 4 agosto 2022, 07:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Per essere chiaro e dissipare eventuali nebbie ammetto immediatamente una cosa: non sono per la gioventù sfrenata all'interno di una squadra di calcio. I giovani, benché fonte di entusiasmi non facili da sopire, rappresentano comunque un'incognita durante l'arco di un'intera stagione. Ecco perché, senza alcuna ombra di dubbio, preferisco poter contare su qualche grande vecchio e, soprattutto, su titolari rodati con un grado di anzianità sufficiente a gestire fasi più o meno complesse che accadono durante trentotto – questa roba pietosa delle venti squadre in Italia è diventata una comica, non capisco perché non scendere a diciotto ma qui entriamo in un ginepraio che sarebbe da trattare, non in questa sede – giornate di campionato.

Vero, succede a qualche squadra piena di gioventù l'impresa di vincere. Appunto, succede. Perché, basta guardare la storia del calcio, non le ultime stagioni, o l'ultima nello specifico, per osservare come le Società vincenti siano quelle dove i giocatori hanno esperienza e ancora molto da dare. Sì, insomma, i ventisei, ventisette, ventotto anni rappresentano la maturità pallonara che spesso può proseguire ben oltre la trentina, mentre ai tempi della mia adolescenza un trentatreenne – esempio – doveva attaccare le scarpette al chiodo o trasferirsi nella squadra della sua città, preferibilmente in serie inferiori, per dare gli ultimi calci al pallone. La situazione economica attuale fa sì che il vivaio possa diventare fucina importante o per rimpinguare le casse societarie attraverso la cessione di più elementi o, in alternativa, per trasportare i migliori prospetti, che termine inflazionato, migliori promesse suona meglio, dal gruppo dei ragazzi di belle speranze direttamente alla prima squadra, consapevoli che avranno molto, moltissimo da lavorare ma potranno, se cresciuti con attenzione, diventare protagonisti dell'impianto di domani.

Oggi come oggi la Primavera nerazzurra continua a essere punto di riferimento per il calcio giovanile italico. Ennesimo scudetto cucito sul petto da Chivu e la sua truppa. Da quella truppa qualche giovanotto andrebbe pescato. Valentìn Carboni, esempio, chiamato da Scaloni nella nazionale argentina. Ah, era uno stage. Chissenefrega, intanto lo ha chiamato, qualcosa significherà, no? O Casadei, oggetto del desiderio di molti. Insomma, la domanda è semplice: perché mai non inserirli?

Alla prossima.