BAR ZILLO - La multinazionale del gol

BAR ZILLO - La multinazionale del golTUTTOmercatoWEB.com
martedì 21 settembre 2021, 07:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Non è una novità, ci mancherebbe. Anche nel corso della passata stagione l’Inter era una sorta di multinazionale del gol: segnavano un po’ tutti senza distinzioni di ruolo, età, capacità realizzative e chi più ne ha più ne metta. Nel corso di questo inizio campionato i nerazzurri sono andati in rete per ben quindici volte, la media è di quattro gol a partita circa, con ben nove giocatori diversi. Sì, insomma, è cambiato il tecnico, è andato via il centravanti che fa il tifo per altri, immolato il terzino più forte del mondo ma restiamo sempre gli stessi: segnano tutti. Ed è un dato confortante. Perché significa poter contare su vari e variegati modi di attaccare la porta avversaria, sfruttando sia il gioco palla a terra, sia l’uno-due, ripartenze in velocità o calci da fermo, avendo giocatori la cui altezza è oltre la media delle avversarie di turno nella stragrande maggioranza delle volte.

L’innesto di Dumfries, inoltre, ha portato maggior pericolosità offensiva alla fascia destra nerazzurra, laddove Darmian è un calciatore più adatto a mantenere la posizione pur non disdegnando il gol di tanto in tanto. L’olandese volante punta spesso l’avversario di turno, senza paura, senza timori di alcun genere. Spesso lo salta e, se le premesse sono i palloni che abbiamo visto mettere in mezzo durante Inter-Bologna beh, dai, il piedino mi sa tanto non di educato, casomai ben di più. Oltre a questo il rientro di Vecino mi sembra da sottolineare. Certo, non parliamo di una partita da incorniciare e regalare alla memoria storica dei tifosi. Ma, dopo tanta inattività, il primo quarto d’ora l’uruguaiano lo ha vissuto balbettando leggermente salvo poi rimettersi prontamente in carreggiata e trovando di nuovo la via del gol, facile quanto volete intanto lui era al posto giusto nel momento giusto.

Chiudiamo guardando l’attacco. Dzeko ha dimostrato ancora una volta che, se rimane nella posizione di centravanti vero, qualche volta può rientrare a metà campo per aiutare i compagni, senza sfiancarsi in coast to coast deleteri per la sua tenuta sulla lunga distanza, può tranquillamente rimanere nella classifica delle prime punte top a livello continentale. E Lautaro Martinez, in tutto ciò, sta crescendo a vista d’occhio, trascinando letteralmente l’Inter: è il nuovo che avanza. La bella gioventù sarà alla base della squadra che sarà.

Alla prossima.