BAR ZILLO - E bravo Simone

Mamma che noia, che palle: lo so, la coppa Italia non è lo scudetto. Lo so, lo sappiamo tutti. Però questa coppa Italia ha assai valore: sei arrivato in finale battendo nettamente Roma e Milan - mica pizza e fichi o tizio e caio – e, all'ultimo atto, hai piegato la Juventus, alla quale avevi già strappato la Supercoppa qualche mese fa. Insomma, percorso complicato portato a termine con una vittoria che non lascia nessun retrogusto amaro. Casomai le dichiarazioni post partita di Ivan il terribile lasciano l'amarognolo in bocca: ma questa è un'altra storia, non appartiene al calcio giocato quindi, semmai, la tratteremo in maniera approfondita a bocce ferme. C'è una partita da disputare domani, il campionato non è finito.

Tornando alla coppa Italia: Simone Inzaghi, stavolta, l'ha vinta coi cambi. Quei cambi che spesso, in campionato, ci hanno penalizzati perdendo occasioni importanti, partite importanti se non fondamentali. Abbiamo capito una cosa, mercoledì sera: l'Inter non è capace, proprio no, di congelare il gioco, amministrare il vantaggio, tenere la partita sull'uno a zero senza rischiare di subire gol. Sembra folle ma così funziona. Alla fine, di riffa o di raffa, il gol stupido lo prendi sempre: anche a Roma, raggiunto da una leggera deviazione che beffa Handanovic, seratona la sua. E, non pago, reagisci senza razionalità, esponendoti al contropiede avversario. Così, in un amen, becchi il secondo e vai sotto. Poi mi piace sottolineare la reazione, mi piace prendere atto degli ultimi quaranta minuti, dal rigore di Calha al termine dei supplementari, nei quali domini in lungo e in largo, senza subire nulla, per nulla intendo nulla. Perché questo accade. Ma il giorno dopo, al netto dei complimenti di prassi – non sono di prassi quelli di Chiellini, grande uomo di sport a cui auguro le migliori fortune – l'argomento principe era il rigore non rigore fischiato da Valeri. Non si parla di calcio, si parla di fischi. A me, fischi a parte, piace ancora discorrere di pallone: e, discorrendo di pallone, ho visto nel finale una grande Inter. Giochiamo bene, nulla da dire.

Supercoppa, coppa Italia, campionato ancora aperto: manca qualcosa? E bravo Simone, non era scontato nemmeno lui.

Alla prossima.