BAR ZILLO - Chi si estranea dalla lotta...

BAR ZILLO - Chi si estranea dalla lotta...TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 16 febbraio 2022, 07:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Non ci sono Sarti, Burgnich e Facchetti. Nemmeno Picchi. Già che ci siamo togliamo Jair, Mazzola, Peirò, Suarez, Corso. Se per questo manca anche Herrera in panca. Sì, dai, quelli entrati nella leggenda il 12 maggio 1965 ribaltando il risultato di Anfield Road e trascinando i nerazzurri alla conquista della seconda coppa dei Campioni, che bel suono coppa dei Campioni, altro universo rispetto a Champions League. Oggi abbiamo Samir, Skriniar, Brozovic, Lautaro, Perisic, Dzeko e tutti gli altri, con due assenze pesantissime, che pesanti non rende bene l’idea, Barella e forse Bastoni, vedremo sul rettilineo se il centrale nerazzurro recupererà. Eppure..eppure sì, voglio proprio giocarmelo questo ottavo così prestigioso e carico di storia. Voglio gustarmi ognuno dei novanta minuti più recupero, erano dieci anni che aspettavo un momento come questo. Basta con le noiose doppie sfide con Barcellona e Real ai gironi, due palle che non se ne poteva più. Viva i Liverpool o i Bayern Monaco, viva la storia e la leggenda del calcio.

Sfavoriti? Assolutamente no, casomai sfavoritissimi. Perché sulla carta, sempre questa pietosa carta, tra le due squadre c’è una gran bella differenza dal punto di vista tecnico: oltre a quella fisicità, quella velocità di esecuzione che contraddistingue le protagoniste della Premier League, mica per niente il campionato più venduto al mondo, notoriamente correlato dai playoff sennò chi diavolo volete che ne acquisti i diritti. Il sale del calcio, il condimento di questo sport davvero incredibile dove non sempre vince il più forte, una delle ragioni per cui è così praticato nel mondo, il sapore del pallone è pienamente descritto da storie come quella di stasera. Una sorta di Davide contro Golia potrebbe pensare qualcuno: io no, non lo penso. Chiaro, siccome non sono pirla mi accorgo da solo della forza reale, non raccontata da tizio o caio, dei Reds. Guidati oltretutto da uno che, dopo il regno di Simone nostro, vorrei vedere tanto sulla panchina dell’Inter: Jurgen Klopp da Stoccarda, padrone del ruolo e vulcanico idealista del calcio. Però non ci sto lo stesso, non mi piace arrendermi senza combattere: l’Inter dovrà essere brava e accorta, disputare la partita perfetta razionalizzando e colpendo appena possibile, perché loro delle chances te le offriranno. Matematico.

Erano più di dieci anni che aspettavo questo momento. Che si continui l’avventura o la si finisca qui mi importa poco. Vorrei che gli Inter-Liverpool non fossero l’eccezione, ma la regola.

Alla prossima.