Verona, Baroni: "Tutti ci davano per spacciati, siamo andati ad aggredire l'Inter"

Verona, Baroni: "Tutti ci davano per spacciati, siamo andati ad aggredire l'Inter"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
lunedì 27 maggio 2024, 00:14Avversario
di Yvonne Alessandro

Un pari che avrebbe voluto tramutare in vittoria per consegnare l'ultima gioia ai tifosi di casa. Alla fine l'Hellas Verona chiude in parità il match di fine stagione 2023-24 contro l'Inter campione d'Italia, 2-2 che Marco Baroni, tecnico degli scaligeri, ha commentato in conferenza stampa - come raccolto da TuttoMercatoWeb -.

14 punti all'andata, 24 al ritorno, dove è svoltata la stagione?

"Abbiamo lavorato tanto, questo percorso è frutto del lavoro, oggi ne abbiamo avuto un'ulteriore testimonianza, oggi hanno giocato tanti ragazzi, quando toccherà a loro dovranno essere pronti, l'attenzione dello staff nella squadra è stata totale, a gennaio abbiamo cambiato tanti giocatori, hanno giocato ragazzi con 16 nazionalità diverse, siamo stati bravi ad accelerare, la squadra ci ha messo grande partecipazione e il risultato è stato un girone di ritorno strepitoso. Siamo passati dentro tante difficoltà, sbagliando diversi rigori, perdendo gare nei minuti di recupero ma oggi sono contento perché la squadra è andata in campo cercando di emozionare tutta la gente, i ragazzi sono stati veramente bravi".

Di cosa è più orgoglioso?

"Di loro, alla fine i principali artefici sono sempre i calciatori, non do mai niente per scontato, nei momenti difficili i tifosi ci hanno sempre sostenuto, c'è stata un'atmosfera preziosa allo stadio che ci ha dato linfa, la squadra è entrata con rabbia, con determinazione, convinzione, oggi posso festeggiare anch'io. Oggi c'era una partita importante nonostante avessimo raggiunto l'obiettivo, siamo andati ad aggredirli con convinzione".

I tifosi ti hanno convinto a restare?

"Trovo gratificazione in tutto quello che do e ricevo, ora è solo il momento di festeggiare, poi ci sarà tempo di parlare con la società ma la pagina di storia che abbiamo scritto non verrà mai cancellata. Tutti ci davano per spacciati, non bastava fare qualcosa di buono ma dovevamo fare qualcosa di straordinario e ci siamo riusciti".

Cosa non ti andrebbe bene per non restare?

"Fin dall'inizio ho usato la parola tutti insieme, per stare a questi livelli dove ci sono club con risorse pazzesche e differenze abissali se non siamo tutti uniti ed entriamo in questa mentalità è impossibile. Quindi io ringrazio la società, il direttore, i tifosi e voi della stampa. In questo momento non voglio parlare di futuro, ci sarà il tempo per fare valutazioni nella massima trasparenza".

Sei orgoglioso di far parte di questo gruppo?

"Non si fa un'impresa così se non ci si lega insieme, la svolta è stata quando ho sentito una frase: "Chi rimane a Verona è un martire", da lì ho cercato di trasferire tutta la mia energia allo staff e ai ragazzi, e quando si crea questa alchimia è qualcosa di positivo che ti dà quel qualcosa in più anche nelle difficoltà, non abbiamo mai pensato di non farcela, quando ho visto gente che ogni giorno si ammazza di fatica non ho mai pensato che non ce l'avremo fatta, se ti alleni bene giochi bene, ce la siamo giocata su ogni pallone che solo con i sacrifici e il lavoro riesci a portare dalla tua parte".