PSG, Luis Enrique ammette: "Vinti tre trofei, ma la Champions è la priorità del club da molto tempo"

"Abbiamo dovuto giocare in casa del Bayern, in casa dell'Arsenal e poi di nuovo contro l'Arsenal in semifinale. Abbiamo giocato in casa contro l'Atlético de Madrid e il Manchester City. Ai quarti abbiamo trovato il Liverpool, la migliore squadra d'Europa in quel momento e una delle migliori d'Europa in questa stagione. In pratica stavamo già giocando partite a eliminazione diretta nella fase campionato". Luis Enrique ha ripercorso il cammino svolto fin qui in Champions League nel pieno della settimana che vedrà il suo PSG contro l'Inter nella finalissima di Monaco di Baviera.
Il tecnico spagnolo, ex Barcellona, nell'intervista rilasciata alla UEFA ha anche spiegato che lavoro ha svolto nei due anni trascorsi all'ombra della Tour Eiffel: "Il cambiamento e l'evoluzione della squadra sono evidenti. Il nostro obiettivo era creare gradualmente qualcosa di diverso, che potesse attirare i giocatori a Parigi. Dovevamo fare gli acquisti giusti. Abbiamo creduto nel profilo dei giocatori che cercavamo, come Willian Pacho, João Neves e Désiré Doué, insieme ai Titis (i giocatori del settore giovanile, ndr). Tutti ci aiutano.
Tutti mi hanno dato piena fiducia quando sono arrivato e non mi sono mai sentito sotto pressione. L'anno scorso eravamo vicini alla finale, ma siamo usciti in semifinale. Abbiamo vinto il campionato, la Coppa di Francia e la Supercoppa di Francia, il che è ottimo, ma la Champions League è la priorità del club da molto tempo. Non sono uno che progetta di vincere titoli in tre o quattro anni. È come aspettare che smetta di piovere nella mia città, Gijón. Continuerà a piovere, quindi devi prepararti a vincere prima possibile".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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