Bologna, Italiano: "Grande primo tempo, Inter migliore nel secondo. Su Immobile..."
Il tecnico del Bologna Vincenzo Italiano ha commentato ai microfoni di Mediaset la vittoria dei suoi ai calci di rigore contro l'Inter nella semifinale di Supercoppa Italiana. I rossoblu affronteranno il Napoli nella finale in programma lunedì sera. Queste le sue parole: "Ciro lo abbiamo preso per questo. Ci ha ripagato della fiducia che abbiamo in lui, è rimasto fuori un po', è da un mesetto che è ritornato in squadra, gli è capitato questo pallone. Bravissimo lui, il rigore decisivo è capitato sui piedi di chi ha dimostrato in questi anni di essere un cecchino infallibile e ci porta in finale".
Nel primo tempo avete sofferto, poi siete venuti fuori...
"Iniziare con l'handicap di andare sotto non è facile, è stata una bella mazzata. Però siamo riusciti a rimanere dentro la gara. Gran primo tempo nostro, meglio l'Inter nel secondo tempo, poi nella lotteria dei rigori un pizzico di fortuna ci ha premiati. L'Inter è una squadra a cui è difficle togliere la palla, siamo stati bravi a portarla ai rigori e alla fine siamo stati premiati".
Nel primo tempo avete messo in difficoltà l'Inter, nel secondo di meno. Sono loro che hanno cambiato qualcosa o è mancata intensità da parte vostra?
"Parlavo di questo con i ragazzi. Nel secondo tempo abbiamo un po' smesso, ma l'Inter ha alzato la pressione, hanno preso campo, ci hanno tenuto nella nostra metà campo e abbiamo fatto fatica a venire fuori. Giochiamo contro una squadra fatta di campioni, forte fisicamente, quando ti salta addosso è difficile andrgli via. Nel primo tempo il fatto di dover recuperare ci ha permesso di avere quel furore di recuperare tanti palloni e di essere a ridosso della loro area. Va dato merito anche all'Inter che non ci ha permesso di andare più nella loro metà campo".
Nessuno fa la riaggressione meglio delle sue squadre in Italia...
"Nel secondo tempo l'Inter ha alzato un po' il baricentro, bisogna avere l'abilità di superare queste pressioni. Cerchiamo di attuarla soprattutto per cercare di limitare quelli bravissimi nel palleggio e a ridosso della nostra area. Quando ci riusciamo rimaniamo vicini alla loro area, a volte bisogna rincorrere e rischiare anche l'uno contro uno, ma quando a campo aperto si riesce a mettere una pezza il pericolo si riesce a scamparlo. Qualche occasione si concede, ma quando abbiamo la possibilità di avere la palla e far male agli altri come abbiamo fatto oggi, possiamo dire la nostra".
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