Pazza Inter? Il Corriere dello Sport: "La verità è che è sempre una questione di testa"

L'Inter non sa perdere: è questo quello che si evince dalla gara di Champions League in casa del Benfica. I nerazzurri sono stati in grado di subire 3 gol in 34 minuti e di completare la rimonta in appena 27, rischiando anche di vincerla nel recupero con il clamoroso incrocio dei pali colpito da Barella. 

Pazza Inter? Non proprio. "Se il Benfica, nel primo tempo, ha sfruttato soprattutto amnesie, disattenzioni e presunzione degli avversari, dopo l’intervallo Acerbi e compagni hanno preso in mano la partita, ritrovando identità e personalità. La verità è che sempre una questione di testa, prima ancora che di uomini", si legge sul Corriere dello Sport. E infatti l'atteggiamento è apparso subito quello sbagliato, già dal riscaldamento prima della gara: mollezza, disattenzione e presunzione hanno caratterizzato l'intero primo tempo dei nerazzurri.

La vera scossa è arrivata all'intervallo con Inzaghi che non ha effettuato alcun cambio ma che evidentemente si è fatto sentire. Ne hanno giovato le prestazioni di molti singoli sottotono, come Bisseck, colpevole in tutti e tre i gol lusitani, e Asllani, tornato quello nervoso e poco lucido di San Sebastian. Anche da loro due parte la rimonta del Da Luz a dimostrazione del fatto che prima degli uomini conta la testa.