Il CorSport analizza Juve-Inter: "Primo spartiacque ma le gare in più potrebbero penalizzare i nerazzurri"

Dopo la sosta per le nazionali, la Serie A si prepara all'ennesimo tour de force: si giocherà sempre, o quasi. Da sabato 25 novembre a sabato 30 dicembre sarà servita un’abbuffata di calcio: si giocherà tutti i giorni, tranne che nelle feste comandate (24, 25 e 26 dicembre), nei due giovedì senza coppe (7 e 21 dicembre) e nelle quarantotto ore (28-29 dicembre) che anticipano l’ultimo turno del 2023. Per il Corriere dello Sport il primo spartiacque è senza dubbio il big match tra Inter e Juventus del 26 novembre.
"Non solo per la storica rivalità tra Juve e Inter, ma anche perché offrirà il primo segnale in ottica scudetto con tre scenari disponibili: la prima fuga di Simone, che premerebbe sull’acceleratore come Spalletti un anno fa, il sorpasso di Allegri che a quel punto difficilmente potrebbe nascondere le ambizioni del popolo bianconero, oppure una situazione di stallo che rinvierebbe qualsiasi verdetto e accorcerebbe ulteriormente una classifica che già vede dieci squadre raccolte in appena 8 punti, dai 23 conquistati dal Milan di Pioli (terzo) ai 15 del Frosinone di Di Francesco (dodicesimo) con il confine della zona Champions a dir poco sottile".
A spezzare una lancia a favore della Signora ci pensano gli impegni di Coppa che inevitabilmente toglieranno energie alla corazzata di Simone Inzaghi: "Ma è proprio in questo momento, più di altri, che Allegri dovrà concretizzare al massimo l’assenza dalle coppe europee; perché nello stesso periodo in cui la sua Juve scenderà in campo 6 volte, l’Inter giocherà tre partite in più (9) e, al netto della possibilità di ruotare tanti uomini, l’acido lattico nelle gambe degli Inzaghi boys si farà sentire".
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