Casarin sul CorSera: "Quell’arbitro precario in un calcio prigioniero della frenesia tecnologica"

Casarin sul CorSera: "Quell’arbitro precario in un calcio prigioniero della frenesia tecnologica"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
sabato 17 settembre 2022, 08:42Rassegna Stampa
di Patrick Iannarelli

L'ex arbitro Paolo Casarin ha commentato la situazione degli arbitri sulle colonne del Corriere della Sera: "La fabbrica del gioco del calcio, nel suo insieme di regole, uomini e tecnologie, ha mostrato nell’ultimo ventennio la volontà di costruire stravolgendo, nel contempo, quanto fatto in precedenza. [...] Gli arbitri sono cambiati: hanno paura di perdere quel treno irridente per la loro lentezza e per i loro errori. Eppure, oggi, si impegnano tanto, perdono anche il lavoro per poter continuare con il fischietto. [...] La velocità del gioco ha messo in difficoltà gli arbitri, al punto da dover accettare anche la proposta di arbitrare in due, o di usufruire di assistenti sulla linea di fondo per vedere il gol disumano.

Loro sono uomini, solo apparentemente super. Le tecnologie di oggi, di fatto, le hanno volute loro per sbagliare di meno e durare di più. Sono perfettamente consapevoli della loro precarietà crescente. E con l’arrivo del fuorigioco semiautomatico, che ti comunica il fuorigioco in un secondo, anche gli assistenti dovranno ritrovarsi un lavoro perché a loro resterà il compito di valutare, sbagliando molto, solo le misteriose interferenze in area di rigore in fase di perenni elaborazioni contradittorie".