Nuovo stadio, si alza la tensione: Sala allo scontro con Milan e Inter. E Sgarbi insiste

Si alza la tensione riguardo al nuovo stadio di Inter e Milan. Lo scenario sembra infatti complicarsi di giorno in giorno per il nuovo impianto, viste anche le dichiarazioni del sindaco Sala e del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, e torna ampiamente di moda un trasloco dei club: Sesto è un'opzione, e chissà che non ne sbuchino altre nei mesi a venire. Quel che è certo, è che la rottura col Comune di Milano sembra avvicinarsi, per le dichiarazioni del sindaco e le tante proteste nei confronti dell'abbattimento di San Siro.

Sono categoriche, in particolari, le dichiarazioni di Sala: "Cosa ne pensa Giorgia Meloni non lo so e non ci ho mai parlato. Voglio lasciare la palla nel campo del governo con un’unica preghiera, cioè di essere veloci. Se deve esserci un vincolo che ci sia e nei tempi giusti. Con il ministro della Cultura Sangiuliano non ho parlato. Sono in tanti che parlano ma il problema è fare i fatti perché se il vincolo ci deve essere è meglio che lo facciano subito, a quel punto se la vedranno le squadre col governo. Il dibattito pubblico ha dato alcune indicazioni. Io credo che l’interesse pubblico possa essere confermato. Diverso se ci fosse vincolo, perché in questo caso le squadre potrebbero rimanere a San Siro oppure decidere di andare a Sesto San Giovanni, ma a questo punto non sarei più in grado di impormi. Se il vincolo ci deve essere è bene che sia chiarito adesso".

Un vincolo che, comunque, come aveva spiegato Sgarbi rischia di scattare in automatico: "Sul Franchi c’è il vincolo per non farlo abbattere consentendo però il rinnovamento e il miglioramento, mentre su San Siro non c’è vincolo. Non ci vuole una delega operativa, è un principio mentale per cui non si capisce perché contrariamente a tre quarti di Milano, Sala vuole andare nella direzione opposta. Ricordo in quei giorni tante telefonata di milanesi più o meno illustri contrari all’abbattimento. Tutte persone del suo mondo, non del mio. Il vincolo nel 2024 scatterà automaticamente perché sono passati 70 anni dall’ultimo intervento significativo sullo stadio che risale al 1954. Basta aspettare un anno e, anche se non facessi nulla, scatterebbe il vincolo". 

E così, Inter e Milan dovranno prendere una decisione in tempi brevi: proseguire lo scontro con le istituzioni, oppure avviare i piani per il trasloco lontano da Milano?