Mkhitaryan: "Chivu ha grande futuro, non so quanto giocherò ancora. Su Inzaghi e Psg..."

Mkhitaryan: "Chivu ha grande futuro, non so quanto giocherò ancora. Su Inzaghi e Psg..."TUTTOmercatoWEB.com
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di Marco Lavatelli

Sul palco del Festival dello Sport di Trento, Henrikh Mkhitaryan ha presentato il libro "La mia vita sempre al centro" parlando anche del rapporto con Cristian Chivu: "Non posso dimenticare che farò 37 anni, bisogna capire le scelte di società e allenatore. Sono pronto ad aiutare Chivu giocando una partita alla settimane e non tutte come facevo fino all'anno scorso. Io voglio giocare, ma sto capendo che fisicamente non solo quello di qualche anno fa e che magari posso aiutare la squadra giocando 1 volta a settimana. Lui fa il bene della squadra, ne parlo bene perché vedo un allenatore che vuole crescere e che ha un grande futuro".

Sulle finali perse con l'Inter

"A Istanbul siamo arrivati che dovevamo perdere 3-0 con il City ma abbiamo dimostrato a tutti di poter giocare alla pari. Potevamo vincere ma abbiamo perso. Non avevamo tanta tensione e tante aspettative, abbiamo fatto bene. A Monaco magari ci siamo bruciati perché giocando con Bayern e Barcellona abbiamo pensato di poter battere pure il Psg. E' stato tutto sbagliato dalla mattina fino all'ultimo momento".

Sul futuro

"Non so cosa farò dopo e quanto ancora giocherò. Me lo sto chiedendo ogni giorno, se fermarmi o andare avanti. Non voglio avere il rimpianto a fine carriera che magari potevo andare ancora avanti. Non ho ancora deciso cosa fare. Mi chiedono se voglio diventare allenatore, mai dire mai anche se in questo momento direi più no che sì. Ma non ci sto pensando".

Cosa rimane dei 3 anni con Inzaghi?

"C'era e c'è un rapporto, non si scordano questi 3 anni bellissimi. E' una persona che mi ha dato una seconda giovinezza. Però onestamente ad Udine, quando mi ha tolto al 33', ho pensato: 'c'è un altro che si comporterà male con me...", ma non sapevo che con lui chi è ammonito viene tolto subito. Un allenatore, un padre, un amico: parlavo con lui come se fosse il mio migliore amico ma conoscendo il limite da non passare. Ho solo bei ricordi, se lo vedrò nei prossimi anni lo abbraccerò. Gli ho mandato un messaggio dopo che è andato in Arabia ringraziandolo per questi 3 anni, è stato un allenatore molto importante per l'Inter. Le voci su Inzaghi hanno distratto prima della finale di Champions? Si parlava più del suo possibile addio rispetto alla nostra finale, ci ha disturbato perché pensi: 'giochiamo la finale e parlate di un'altra cosa...'. Per i 10 giorni dal Como al Psg Inzaghi non ha parlato di niente, voleva concentrarsi sulla finale. Più forte l'orgoglio del percorso o il trauma del finale? Tutti e due. Sono orgoglioso per la stagione fatta ma abbiamo perso tre titoli in tre settimane. Nel calcio vinci o perdi e noi abbiamo perso, però in una stagione di nove mesi hai il rimpianto di non aver vinto pur essendo abituato a vincere".