Mancini ricorda: "Lo sfogo col Liverpool fu un errore, firmai con l'Inter in autostrada"

Nel suo intervento ai microfoni del Festival dello Sport, Roberto Mancini torna sulla sua avventura sulla panchina dell'Jnter: "Firmai sull'autostrada Genova-Milano in un ristorante a Tortona. Perché era a metà strada fra Genova e Milano. La prima volta Moratti lo incontrai da giocatore, mi voleva, ma non se ne fece fece più nulla. Poi da allenatore ci sentimmo tramite Lele Oriali".
Vedendo la squadra del Triplete, cosa pensavi di aver messo di tuo?
"Innanzitutto il merito per la maggior parte penso sia di Moratti, quello che investiva. Se un allenatore ha i giocatori bravi, vince. Io ho avuto la fortuna di averne di molto bravi".
Tu eri bravo a farteli comprare i giocatori?
"Ci sono altri più bravi. Ma all'Inter abbiamo preso giocatori molto bravi, tornando a vincere dopo molti anni".
Dopo il ko contro il Liverpool annunci che avresti lasciato. Ti sentivi già esonerato?
"No, secondo me si poteva tornare indietro. Venivamo da solo vittorie, fu la prima sconfitta. C'erano altre motivazioni che potevo tenere senza esternarle così, forse è stato un errore. Perché parlai quella sera? Non ricordo bene. C'era qualcosa che riguardava qualche giocatore che aveva problemi fisici che si portava da molto tempo e pensavamo di recuperarlo quelle partite e non ci riuscimmo. Non c'erano altri problemi".
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