Le pagelle di Inter-Udinese: Calhanoglu detta legge, Lautaro chi lo ferma più?

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domenica 10 dicembre 2023, 22:03Primo piano
di Yvonne Alessandro

Inter-Udinese 4-0

Sommer 6 - Giusto qualche uscita per appropriarsi del pallone e garantire sicurezza. Nella ripresa spettatore non pagante in una serata dove tutto va per il verso giusto.

Bisseck 6.5 - La voglia di farsi notare. Grande e grosso com’è anticipa e ruba palla con un’intensità e un’aggressività di quelli che vogliono davvero mangiarsi l’erba pur di giocare. E l’intera panchina lo applaude.

Acerbi 6.5 - Molto più saldo da centrale che da braccetto di sinistra. Chiude lo specchio di porta a Payero e Pereyra, semplificando nettamente il compito a Sommer. Impone ordine e disciplina come un professore a scuola. 

Bastoni 6.5 - Ma quanto si sentiva la sua mancanza in proiezione offensiva? Quelle sovrapposizioni e i cross al millimetro scatenano il panico nell’area bianconera. E l’intesa totale con Dimarco è lampante. Con il risultato in cassaforte anzitempo, viene risparmiato. Dal 56’ Carlos Augusto 6 - Subito a imporre la determinazione in fase di marcatura. Annulla i rimaneggiati tentativi di Lucca e Pereyra in una ripresa solo a tinte nerazzurre.

Darmian 6 - Innescato poco o nulla nel primo tempo, nella ripresa alla mancata chiusura su Payero Acerbi gli tira un’occhiataccia. Mai abbassare la guardia, comunque senza infamia e senza lode.

Barella 6,5 - Primi minuti ispirati per lui, nel vivo del gioco con alcune galoppate old style. Non ruba l’occhio e non entra nella lista dei protagonisti della serata. Ma non si limita a trotterellare in campo e tantomeno a giochicchiare col pallone.

Calhanoglu 7.5 -  Parte forte per dettare legge lì in mezzo. Ancora una volta rende tutto più facile all’Inter da penalty impeccabile. Farà notizia quando sbaglierà il primo rigore della stagione, ma non è questo il caso. Si prende il lusso di servire su un piatto d’argento l’assist pulito per Dimarco. Dal 71’ Asllani 6 - Minuti importanti regalati da Inzaghi in una partita sulla carta semplice da amministrare. Fila tutto liscio come l'olio, senza allarmi o difficoltà.

Mkhitaryan 7 - L’intelligenza di chi con poche corse e grande posizionamento ottiene il massimo risultato. Si cala nel ruolo di cane da guardia, finché sale in cattedra con un traversone prelibato per Thuram. A segno. Dal 80’ Sensi s.v.

Dimarco 7 - Quel mancino fatato a trovare sul primo palo Lautaro nel caso del gol avrebbe meritato maggiore fortuna. Lo schiaffo del raddoppio è tutta farina del suo sacco. Dal 71’ Cuadrado 6 - Qualche buono spunto su cross morbidi o punizioni taglienti. A ritrovar la condizione migliore.

Thuram 7 - Vuole disperatamente ritagliarsi il suo spazio nel cuore dell’area avversaria. Alla prima occasione sparacchia alto, non può esentarsi dalla servizio pregevole di Mkhitaryan per il più semplice dei tap-in. Dal 56’ Arnautovic 6 - Ha abbastanza tempo per togliersi la soddisfazione contro un’Udinese ferita, ma non va a segno. Ad ogni modo fa un buon lavoro là davanti quando imbeccato.

Lautaro 7.5 - Quando scatena la sua furia per l’Udinese sono dolori. Va a sbattere sul palo con una girata di testa, poi con un pizzico d’astuzia si procura il rigore poi battezzato da Calhanoglu. Non gli va giù il digiuno a San Siro e sul finale scarica in porta un destro imparabile, da puro goleador. Sono quattordici i gol in campionato: e chi lo ferma più?

Simone Inzaghi 7 - Anche con il fiato sul collo della Juventus dopo il successo col Napoli, nessuno si scompone. Davanti c’è solo un obiettivo, vincere contro tutto e tutti. L’Udinese viene divorata in un sol boccone e il primo posto è di esclusiva proprietà della sua Inter.

Udinese

Silvestri 5; Perez 5, Kabasele 5.5, Joao Ferreira 5.5; Ebosele 5 (’62 Kristensen 6), Samardzic 6 (’62 Lovric 6), Walace 5.5, Payero 6 ('86 Zarraga s.v.), Zemura 5.5 ('86' Ehizibue s.v.); Pereyra 6, Lucca 5 ('75 Thauvin 5.5). Allenatore: Gabriele Cioffi 5.