La trasformazione di Milan Skriniar: da esubero a pilastro della difesa
La trasformazione di Milan Skriniar può entrare nei manuali del calcio al capitolo "come un allenatore può valorizzare un calciatore". La storia d'amore con Antonio Conte non era iniziata nel migliore dei modi, il difensore slovacco aveva subito un'involuzione proprio durante il primo anno del tecnico sulla panchina nerazzurra. Conte però è stato in grado di saper registrare i meccanismi di una difesa che, a detta sua, andava a pressare troppo in avanti. Detto-fatto, si è corso subito ai ripari in casa Inter: l'esplosione di Bastoni ha consentito anche agli altri due difensori di poter alzare l'asticella.
LA CRESCITA - I numeri parlano chiaro, ma la differenza si vede anche ad occhio nudo senza l'ausilio delle cifre. Sicurezza e solidità, difficilmente si notano errori grossolani. Non si bada mai per il sottile, la qualità c'è ma quando serve si usa anche la palla lunga: Skriniar sa gestire nel migliore dei modi il momento, ma soprattutto è in grado di mantenere alta la concentrazione anche durante i momenti chiave della partita.
INSOSTITUIBILE - Ad oggi Skriniar è uno dei tre insostituibili. Le prestazioni hanno permesso all'Inter di alzare un muro praticamente invalicabile. Non solo, aiuta anche nelle situazioni complicate (come nel match contro l'Atalanta): in 26 gare di campionato sono arrivate tre reti abbastanza pesanti. Decisive quelle messe a segno coi nerazzurri e col Verona, anche con la Roma ha trovato un gol determinante per il 2-2 finale. Manca soltanto una marcatura per eguagliare la prima stagione nerazzurra, ma anche senza considerare le reti segnate Skriniar è diventato uno dei punti fissi dell'Inter. I tempi in cui si parlava di cessione sembrano essere lontanissimi.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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