L'Inter sogna in grande nella notte di San Siro. Ma il Porto è una squadra complicata
dall'inviato a San Siro, Milano
Notti simili vale sempre la pena viverle. Lo sa l'Inter, lo sa Simone Inzaghi. Ma affrontarle nel modo migliore è tutto un altro conto: il tecnico nerazzurro vuole affidarsi alle certezze, a quella squadra che in Europa sembra levarsi la maschera indossata in campionato contro le piccole. L'Inter è stata grande contro le grandi e questa sera vuole ripetersi per evitare l'effetto Liverpool: guai a buttare la qualificazione all'andata per tentare la remuntada al Dragao come accaduto meno di un anno fa ad Anfield.
Il Porto però non è un avversario semplice, non è una squadra da prendere sottogamba per poi leccarsi le ferite, anzi: la squadra dell'ex Conceição spaventa e non poco, al di là dei precedenti di coppa con le italiane i lusitani hanno dimostrato di saper giocare a calcio. O nella peggiore delle ipotesi farti giocar male.
Ribaltare l'inerzia
"Sono partite internazionali molto impegnative, dovremo fare una gran gara, soprattutto di testa. Ci saranno dei momenti in cui dovremo usare la testa, dovremo uscirne da squadra". E l'essenza del match di San Siro sta tutta nelle parole di Simone Inzaghi alla vigilia: testa e cuore, gambe e corsa per blindare il risultato davanti al tutto esaurito.
Il tecnico nerazzurro ha anche la consapevolezza della forza di un avversario che negli ultimi anni ha messo in crisi tutte le top del nostro campionato: "Abbiamo di fronte un avversario di grande valore, contro le squadre italiane negli ultimi anni ha fatto sempre bene, speriamo di invertire la tendenza". Con il pensiero ai 180 minuti e a una qualificazione che passa da due gare cruciali.
Le scelte e i dubbi di Inzaghi
Le scelte poi saranno decisive. Il dubbio più grande, il punto interrogativo che verrà risolto soltanto all'ultimo sarà quello piazzato tra Lukaku e Dzeko: Inzaghi sa benissimo che la scelta porterà delle naturali conseguenze, ma in Europa l'ex Lazio non ha praticamente mai sbagliato. E in mezzo al campo ci saranno soltanto certezze, con Calhanoglu supportato da Barella e Mkhitaryan: per sognare in grande bisogna partire da basi solide. D'altronde certe gare hanno un bel pregio, quello di prepararsi da sole.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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