Inter, questo è un naufragio in piena regola. Lo Spezia vince 2-1, ottava sconfitta per Inzaghi

Inter, questo è un naufragio in piena regola. Lo Spezia vince 2-1, ottava sconfitta per InzaghiTUTTOmercatoWEB.com
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venerdì 10 marzo 2023, 22:51Primo piano
di Patrick Iannarelli

Questo non è un problema trasferte, è un vero e proprio incubo. Non è bastato il successo di Lecce per poter allontanare i fantasmi: lontano da casa l'Inter non è più in grado di vincere, di avere una continuità degna di essere chiamata tale: ottavo ko in campionato, secondo consecutivo lontano dalle mura amiche.

Zero gol a Genova, zero a Bologna, uno soltanto su rigore al Picco: il 2-1 firmato da Maldini e Nzola pesa come un macigno (prima vittoria dopo sei mesi tra le mura amiche per i liguri), sulle gambe, ma soprattutto sulla testa. Quella che probabilmente era già a Oporto: la sfida di Champions però non basterà a cancellare un film che continua a ripetersi con estrema facilità.

Primo tempo bloccato, Lautaro sbaglia dal dischetto 

Giuseppe Marotta lo aveva detto prima dell’inizio del match: guai ad avere la testa già al prossimo big match. L’Inter però non è riuscita ad allontanare l’idea, ad isolare i pensieri da quella che sarà una notte fondamentale, soprattutto dopo il maturato questa sera: si è visto nelle scelte di Simone Inzaghi, con D’Ambrosio, Brozovic e Handanovic in campo dal primo minuto, si è notato pure nel primo approccio dei nerazzurri al match. E la banda interista ha avuto l’occasione per sbloccare il punteggio dopo pochi minuti dal dischetto - dopo un fallo di Caldara su D’Ambrosio abbastanza evidente, ma confermato soltanto dopo l’on field review -, Lautaro Martinez però si è fatto ipnotizzare da Dragowski. L’errore dal dischetto ha condizionato il primo tempo del Toro, subito dopo il numero 10 non è riuscito a farsi perdonare con una conclusione ravvicinata neutralizzata ancora dall’estremo difensore polacco. 

Quella del Picco si è trasformata minuto dopo minuto nella solita trasferta stregata, nell'incubo ricorrente. Barella ci ha provato con una conclusione dalla distanza, Mkhitaryan con un tiro al volo terminato di poco alto sopra la traversa: l’esito è stato praticamente lo stesso, col pallone terminato fuori dallo specchio. La serata da incubo si è notata anche dal contropiede non sfruttato ancora una volta da Lautaro, col tiro potente sotto la traversa deviato ancora una volta in corner dal portiere spezzino. 

Lo Spezia vince 2-1, arriva l'ottava sconfitta 

Oltre alla paura l’Inter ha dovuto fare i conti con la sfortuna e coi centimetri, come quelli di Lukaku poco prima del gol siglato da Lautaro di testa e come quei pochi non sfruttati da Bastoni nella respinta da dentro l’area piccola. La beffa è maturata al 55’, su un errore di Acerbi e una giocata di forza di Nzola: il numero 18 ha servito Daniel Maldini, abile a trovare il colpo da biliardo dopo l’ottimo inserimento da dietro. 

E i nerazzurri hanno fatto fatica a reagire, il gol subito ha rappresentato quella doccia gelata che spesso si attiva nei secondi tempi delle trasferte: a dare la scossa è stato Calhanoglu (quattro i cambi, con il turco, Dzeko, Dumfries e Dimarco in campo al posto di Barella, Mkhitaryan, D’Ambrosio e Gosens) con una fucilata violentissima uscita per questione di millimetri.

Nel finale poi è successo praticamente di tutto: Lukaku ha trovato il gol del pareggio grazie a un rigore procurato da Dumfries, poi l’olandese ha atterrato Kovalenko nella propria area permettendo a Nzola di segnare la rete del 2-1, sempre dagli undici metri. Non sono bastati i sei minuti di recupero, i nerazzurri non sono riusciti a salvare la faccia nemmeno buttandosi tutti all'attacco. E il naufragio è stato inevitabile. 

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