Il pagellone di Bastoni - Scudetto ed Europeo, what else? In costante crescita
Alessandro Bastoni è il prototipo del difensore moderno. Uno che è stato in grado di implementare i vecchi trucchi del mestiere con pezzi di repertorio quasi inediti per il ruolo. Che tradotto significa: capacità d'interdizione, indiscutibile, ma anche piede educatissimo e un'innata propensione a svolgere compiti quasi di regia arretrata. Una bella risorsa, per Simone Inzaghi, che dopo una breve fase "interlocutoria" ne ha saputo valorizzare al massimo le doti.
Scudetto ed Europeo: un anno da favola per il centrale nerazzurro
Definirlo memorabile, questo 2021, è quasi riduttivo. Alessandro non ha soltanto sollevato uno Scudetto da padrone assoluto della difesa insieme a Skriniar e De Vrij, ma si è anche guadagnato la chiamata del c.t. Mancini per l'Europeo. Il resto è storia, vivida e indelebile nella memoria collettiva degli italiani.
Qualche difficoltà, poi il ritorno ai vecchi fasti
Eppure, l'avvio della nuova stagione sembrava poter ottenebrare il cielo terso dei primi otto mesi. Un calo di rendimento giustificato in parte dai nuovi automatismi tutti da digerire, anche se qualche errore più o meno grave in serie aveva alimentato qualche inquietudine tra i tifosi. In realtà Inzaghi non ha mai avuto dubbi, l'ha semplicemente aspettato, convinto delle potenzialità e del peso specifico nel reparto del ragazzo. Anche con qualche panchina salutare, mai punitiva. Oggi Bastoni è tornato ai vecchi standard. Anzi, forse li ha addirittura migliorati: del resto, la consapevolezza acquisita dopo il trionfo nello scorso campionato è un mattoncino in più nel percorso che lo condurrà alla piena maturazione. E, chissà, verso nuovi trofei.
Voto: 7,5.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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