Anno 2021 - La società in vendita, PIF e gli altri

Anno 2021 - La società in vendita, PIF e gli altri TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 26 dicembre 2021, 22:30Primo piano
di Arturo Calcagni

Cosa fare di questa Inter? Se lo sarà chiesto diverse volte anche Steven Zhang, presidente della Beneamata. O più precisamente il gruppo Suning, alle prese con tanti problemi economici in patria. Gestire una società nel mondo del calcio, specialmente se gloriosa come la Beneamata, difficilmente porta guadagni: gli esborsi sono tanti, e il Covid, accompagnato dalla distanza della proprietà da Milano, non ha fatto altro che peggiore la situazione. I costi, anche del personale, oltre a quelli espressamente legati agli ingaggi di staff e calciatori, sono saliti vertiginosamente, e nell'ultimo anno e mezzo la famiglia Zhang ha pensato più volte di vendere il club. 

La Superlega e l'arrivo del fondo Oaktree

L'ipotesi di una cessione della società è stata seriamente vagliata dagli Zhang prima con BC Partners, poi con PIF finito successivamente in Premier League: adesso il fondo sovrano arabo gestisce il Newcastle. I contatti, seppur smentiti pubblicamente, ci sono stati eccome: a non far mai decollare le trattative è stato l'alto valore assegnato da Suning all'Inter: oltre 1 miliardo di euro, debiti compresi. In mezzo alle contrattazioni sopra elencate , due eventi non da poco: il fallimento del progetto Superlega (il fondo JP Morgan avrebbe iniettato nelle case del club subito 350 milioni di euro circa, una manna dal cielo), e l'accordo dello scorso maggio con il fondo californiano Oaktree. Nel dettaglio un prestito di 275 milioni di euro da restituire tre anni: soldi freschi nelle casse per far rimanere in vita l'Inter. L'obiettivo degli Zhang è molto chiaro: tenersi stretto il club fino alla costruzione del nuovo, magari pagando nel mentre gli interessi a Oaktree tramite la cessione di alcuni calciatori. Poi vendere l'Inter ma solo con le carte relativamente al nuovo San Siro già firmate: in questa maniera la cessione della Beneamata diventerebbe ben più remunerativa e non un bagno di sangue.