E’ stato il delitto perfetto. L’Inter si arrende al gol di Rodri, trionfa il Manchester City

E' stato il delitto perfetto. Una serata maledetta, in cui è andato tutto storto. Bastava un centimetro in più per togliere il gol di Rodri all'angolino, un centimetro in più per pareggiare i conti e portarla ai supplementari sulla zuccata di Lukaku. Non è bastata nemmeno la prestazione maiuscola da parte dei nerazzurri: doveva essere un massacro, invece è stata una partita completamente differente, con la banda di Inzaghi a sacrificarsi su ogni pallone, su ogni contrasto. Purtroppo non è servito a nulla, alla fine ha vinto il Manchester City: doveva essere un massacro, ma alla fine è stato un delitto con una sola coltellata. Roba da professionisti.
Gara tesa, risultato bloccato: 0-0 al 45’
Nel calcio a volte non è necessario inventarsi chissà cosa. Inzaghi ha scelto il gruppo, la funzionalità, senza stravolgere nulla, con Lautaro e Dzeko e far coppia in attacco e Acerbi a fare la guardia su Haaland. Guardiola invece ha infarcito il centrocampo di trequartisti, col norvegese come unico riferimento offensivo. I primi dieci minuti sono serviti ai nerazzurri per prendere le misure: quando Barella e compagni hanno seguito il ritmo del palleggio, i citizens hanno avuto due occasioni con Haaland (tiro fuori, ma c’era una posizione irregolare) e con Bernardo Silva (tiro da posizione defilata palla di poco fuori).
Col palleggio anestetizzato il City ha fatto parecchia fatica. L’Inter ci ha provato con la costruzione in ripartenza e con la foga a centrocampo: qualche disattenzione non è mancata, come il tiro di Haaland disinnescato da Onana con una parata di posizione. L’interpretazione è stata quella giusta, con concentrazione massima in fase difensiva e parecchie traiettorie sporcate: nella prima frazione è mancata la giusta dose di lucidità dal centrocampo in poi per far male a un City comunque meno brillante rispetto a quanto preventivato alla vigilia. A dieci minuti dal termine della prima frazione Guardiola ha perso una pedina fondamentale come De Bruyne, uscito a causa di un problema muscolare.
Decide Rodri, vince il Manchester City
Il nervosismo palesato nel primo tempo s’è visto soprattutto nella ripresa. Il metro di Marciniak ha contribuito a una partita ruvida, con parecchi colpi al limite: dopo dieci minuti anche Inzaghi è stato costretto al cambio, con Lukaku al posto di Dzeko, fermato anche lui da un problema muscolare. La prima vera occasione per i nerazzurri se l’è divorata Lautaro, l’argentino non è riuscito a capitalizzare l’erroraccio in lettura di Akanji. Il gol del Manchester City è arrivato forse nel momento meno atteso, nell’attimo in cui l’Inter ha avuto un istante di sbando con il buco lasciato da Federico Dimarco: il pallone deviato da Acerbi di Bernardo Silva è arrivato coi giri giusti dalle parti di Rodri, che ha calciato praticamente un rigore in movimento. La doppia opportunità di Dimarco una manciata di minuti più tardi è stata roba da giallo di serie B, una trama talmente scontata da sembrare irreale: colpo di testa sulla traversa e respinta tolta dallo specchio dallo stesso Lukaku.
Dopo il gol incassato l’Inter si è sentita svuotata, Barella e compagni sono stati incapaci di reagire a una vera e propria ingiustizia calcistica. I nerazzurri hanno attaccato con poca convinzione, gli inglesi sono andati vicini al 2-0 con il passaggio di Foden a Onana. Complicato anche raccontare l'occasione sprecata da Romelu Lukaku da due passi: poteva succedere qualsiasi cosa. Ed è successa qualsiasi cosa.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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