È la peggior Inter di questo avvio di stagione, ma con la Real Sociedad è 1-1: Lautaro evita il ko
Inizia con un pareggio il cammino in Champions League dell'Inter. A San Sebastián la squadra di Inzaghi non va oltre l'1-1 contro una Real Sociedad tracimante, e a lungo padrona del campo. Dopo il vantaggio subitaneo di Brais Méndez, è stato Lautaro Martínez a timbrare il definitivo pari nel finale.
Primo tempo horror: Méndez firma il vantaggio dopo appena 4'
Inzaghi cambia cinque undicesimi di formazione rispetto al derby: Pavard fa il suo esordio in difesa, De Vrij dà il cambio ad Acerbi, Asllani sostituisce l'acciaccato Calhanoglu, Carlos Augusto e Arnautovic rilevano rispettivamente Dimarco e Thuram. Il primo tempo sembra però suffragare il vecchio adagio "squadra che vince non si cambia". La Real Sociedad soffoca i nerazzurri con il suo pressing: Barrenetxea traccia il solco colpendo subito un legno, e di lì a poco Brais Méndez trova il vantaggio. Lo fa al 4', scippando il pallone a Bastoni (gravemente colpevole) sulla trequarti e spiazzando Sommer con il piattone. L'Inter cerca di scuotersi, ma non trova sbocchi in attacco: l'asse Lautaro-Arnautovic rimane freddo, e il centrocampo non lo rifornisce a sufficienza. In coda alla frazione i baschi producono un altro paio di pericoli, prima con Le Normand che manda alto di poco con un colpo di testa, e poi con Kubo, che impegna Sommer con una sferzata velenosa dall'interno dell'area.
Tre cambi per Inzaghi, ma l'Inter rischia ancora
Dopo l'intervallo Inzaghi decide di temporeggiare: cambi rimandati per testare la capacità di reazione della sua squadra. Gli basta però una decina di minuti per tornare sui suoi passi: la Real Sociedad sfiora il raddoppio con un colpo di testa ravvicinato di Oyarzabal, sventato da un autentico miracolo di Sommer. L'ennesimo trillo d'allarme, che il tecnico non può più ignorare: al 55' entrano Thuram, Frattesi e Dimarco, rispettivamente per Arnautovic, Asllani e Bastoni.
Oliver espelle Barella, il VAR lo corregge
Più tardi c'è spazio anche per il debutto-bis del Niño Sanchez, ma le occasioni da gol più rilevanti continuano ad essere appannaggio dei baschi. Che colpiscono un altro legno, questa volta con Merino, sfortunato nel bell'impatto aereo nel cuore dell'area dell'Inter. E pensare che una manciata di minuti prima la squadra di Inzaghi era rimasta in dieci uomini per l'espulsione comminata a Barella: una clamorosa svista dell'arbitro Oliver, che aveva ravvisato un'infondata condotta antisportiva in un movimento del centrocampista sardo, il quale aveva in realtà provato soltanto a districarsi da una trattenuta di Méndez. Dopo l'on field review, sacrosanta, l'inglese ha annullato il provvedimento per l'ex Cagliari.
Spaccata di Lautaro: l'Inter trova il pareggio
Il finale è caotico: l'Inter spinge, ma lo fa in maniera totalmente confusionaria, lontana dall'armonia delle prime quattro gare stagionali. Il gol arriva al 79', ma è viziato da offside: Thuram timbra col piattone su assist di Carlos Augusto, che è però leggermente oltre sull'imbeccata di Lautaro. La gioia è però soltanto rimandata: il pari si materializza all'87'. L'autore è Lautaro, che a corredo di una serataccia anestetizza l'Anoeta con un colpo in estirada su un tiro-cross di Frattesi. Tanta manna, in una serata così: la peggior Inter di questa stagione soffre ed evita la sconfitta. La strada per il primato nel girone, però, si mette subito in salita.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati