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Chivu: "Non sono qua per stravolgere. Juve-Inter vale più di 3 punti? Siamo alla terza giornata..."

Chivu: "Non sono qua per stravolgere. Juve-Inter vale più di 3 punti? Siamo alla terza giornata..."TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 13:52Primo piano
di Marco Lavatelli

Alle 13:30 Cristian Chivu presenterà in conferenza stampa Juventus-Inter, il big match della terza giornata di campionato. Primo derby d'Italia per l'allenatore romeno e primo grande appuntamento per la squadra nerazzurra, chiamata a rialzarsi al rientro dalla sosta dopo la sconfitta contro l'Udinese.

Come arriva l'Inter alla sfida?

"Chi è rimasto qui ha lavorato bene. Gli altri sono andati in nazionale, da qualcosa dal punto di vista mentale. Oggi è stato il primo giorno al completo, l'importante è che stiano tutti bene e siano tutti pronti per questa partita".

Tudor ha detto che vale più di 3 punti

"Siamo ancora alla terza giornata, prima o poi si giocano queste partite. Non bisogna caricarla più di tanto, entrambe le squadre sono consapevoli dell'importanza di un Juve-Inter. Bisogna trovare l'energia giusta".

Dopo l'Udinese ha parlato di difetti

"Io non ho parlato di difetti ma di certezze. Poi c'è qualcosa che non mi è piaciuto, ma devo essere coerente e devo avere l'intelligenza giusta di capire cosa la squadra può fare. Senza perdere le certezze: non sono qua per stravolgere, anche perché sarebbe impossibile farlo. L'Inter è sempre stata ai vertici del calcio italiano ed europeo, bisogna aggiungere qualcosa per far rendere e far ritrovare la passione, la fiducia nei propri mezzi, energia e stimoli giusti per arrivare agli obiettivi".

Akanji è già pronto? Come si è arrivati al colpo?

"Non conta come si è arrivati. E' un giocatore importante, doveva già venire qui prima del City. E' sicuramente un valore aggiunto per il gruppo, come lo sono gli altri. Non è mai giusto parlare di uno. Tutti sono importanti e devono dare il contributo per raggiungere gli obiettivi. Sono contento dei giocatori che ho a disposizione, sono stra-felice. Sono i migliori giocatori che ci sono in circolazione e sono contento di loro. Per me è già pronto".

Bisogna svoltare mentalmente?

"E' una maratona, le partite si vincono o perdono, che lo fai prima o dopo non cambia. Siamo consapevoli dell'importanza della partita, dobbiamo accettare il fatto che a volte le cose non girano come voluto e bisogna lavorare sodo. Bisogna imparare dalle sconfitte e dagli errori, andare avanti con coraggio e personalità. Solo così si cresce".

Sarai più conservatore e meno sperimentale?

"Noi abbiamo un'identità e cerchiamo di portare avanti un lavoro. Poi dipende dai momenti della partita, dal piano gara che può venir stravolto e bisogna accettare di dover trovare soluzioni. La nostra identità è sempre quella, si va e si fa la partita, trovando la migliore variante di quello che si ha. E cercare di essere dominanti come gruppo".

Hai riguardato Parma-Juve?

"Non faccio paragoni con il passato, sono due gruppi diversi con ambizioni diverse. Sia tra Parma e Inter che la Juventus di Tudor. Hanno fatto un mercato buono, hanno ritrovato Bremer che gli da tanto in difesa. Non si può paragonare quella partita, sono altre squadre. L'Inter cerca di essere dominante, sappiamo che le aspettative sia per gioco che per risultati sono altissime. Ma non dobbiamo avere pressioni extra che ci condizionano nella prestazione. Mi affido a quello che sappiamo fare, all'orgoglio dei miei giocatori. In queste partite le motivazioni valgono più di qualsiasi cosa tattica".

A che punto è il processo di trovare gli stimoli?

"La motivazione fa la differenza, trovare nuove energie non è facile. E' un processo continuo, che dura tutta la stagione. Bisogna sempre migliorare sè stessi, vale per i giocatori e per lo staff".

Quanto ti emozionerai?

"Ogni domenica mi fate questa domanda, basta (ride)... Il lato emotivo è importante, non bisogna sprecare energie. Poi si iniziano a vedere fantasmi. Riposo meglio di quanto facevo da giocatore, mi sentivo responsabile per la fiducia dei compagni verso di me. Cerco di trasmetterlo anche i miei calciatori. Alza il livello individuale e collettivo".

Capello dice che Calhanoglu è il problema dell'Inter: sarà titolare?

"So quello che i miei giocatori possono dare e il loro livello in questo momento. Nelle ultime settimane ho visto un giocatore motivato, che cerca di dare sempre il massimo. Veniva da 2 mesi e mezzo fermo, ha provato ma prima del Mondiale si è fatto di nuovo male. Non ha vissuto un'estate serena ma sono contento che è rimasto".

Sei soddisfatto del mercato?

"I 25 giocatori che ho a disposizione sono i migliori, sono strafelice del gruppo che è motivato e ha trovato un po' di spensieratezza ed energia, alzano il livello della squadra quando si trovano in campo".

Bisseck o Akanji?

"La gestione di un gruppo credo sia la cosa più difficile per un allenatore, bisogna tenere tutti motivati perché sai che prima o poi ti serviranno tutti. Soprattutto con le coppe. C'è bisogno di energia, di gestire anche dal punto di vista individuale. Bisseck è criticato perché è facile farlo con un giocatore che non ha mai potuto avere continuità, se al primo errore viene messo al muro e gli si tirano i sassi addosso è ovvio che non riuscirai mai ad avere l'autostima che un giovane deve avere per fare carriera. Ha fatto errori e li farà ancora, abbiamo bisogno di lui perché arrivano tante partite. Era importante dargli minuti e farlo giocare in vista delle prossime partite".