Chi è Echeverri: il poker alla Juve e la tripletta al Brasile, tutti pazzi per il Diablito
Le stimmate del campione, lui è Claudio Echeverri ma per tutti è il Diablito. Il soprannome non riguarda il modo di stare in campo ma per via delle somiglianza del suo cognome con quello dell'ex calciatore boliviano Marco Antonio Etcheverry soprannominato il Diablo. Abbastanza modesta la carriera di quest'ultimo tra patria e Stati Uniti, non lo sarà sicuramente invece per il genietto del River Plate che già all'età di 17 anni sta facendo parlare il mondo intero e le big d'Europa, tra cui l'Inter, lo osservano da vicino.
L'Italia nel destino? Già nel 2017 il suo nome non è nuovo per gli scout italiani, soprattutto per la Juventus. Nel comune veneto di Caorle in quell'anno è in programma un importante torneo Under11 e il River Plate di Echeverri è tra le squadre partecipanti. Gli argentini non vincono la rassegna ma il Diablito mette a segno nove reti di cui ben cinque realizzate contro i pari età bianconeri. Il nome già comincia a girare.
Fa il suo esordio in prima squadra lo scorso 23 giugno contro l'Istituto, entra e subito sforna l'assist vincente a poco dalla fine per quello che poi diventerà della Fiorentina Lucas Beltran. Esordio da predestinato ma al Mondiale U17 si guadagna l'ennesima vetrina con la tripletta segnata al Brasile ai quarti di finale con la casacca Albiceleste con il numero 10. E giù i paragoni con Messi, una consuetudine in Argentina.
Trequartista, classico numero dieci, ottime doti tecniche e visione di gioco. Il fisico è quello dei classici sudamericani tutto estro e fantasia, rapido nelle giocate che nel pensiero. Ha già fatto parlare il mondo di sè, adesso l'Europa prova a strapparlo al River Plate.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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