Kamaté: "Chivu è come un padre. Cambiare ruolo non è stato facile, ma faccio tutto per l'Inter"

Kamaté: "Chivu è come un padre. Cambiare ruolo non è stato facile, ma faccio tutto per l'Inter"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 27 maggio 2024, 17:50Primavera
di Marco Corradi

Nel suo intervento ai microfoni della Gazzetta dello Sport, prima dell'inizio dei playoff-scudetto, Issiaka Kamate racconta così la sua esperienza nella Primavera dell'Inter con Cristian Chivu: ""Per me è per il resto della squadra è come un padre, ci aiuta in campo come fuori ed è un allenatore a cui piace vincere, questo ce l'ha trasmesso. Con lui siamo contenti, speriamo di vincere lo scudetto per finire al meglio. Certo, ogni tanto si inc... ma lo fa per il nostro bene: è giusto così, se dice sempre che va tutto bene non serve a niente". 

Com'è andato il cambio di ruolo?

​"A inizio anno il mister mi ha anticipato che voleva provarmi da esterno, così ho giocato qualche partita in quella posizione e mi sono trovato bene. All'inizio non era facile, perché non riuscivo a capire come posizionarmi in campo, tatticamente e in fase difensiva: cambiare ruolo non è mai facile, poi grazie a Chivu e allo staff sono riuscito ad adattarmi".

Ora è il capocannoniere della squadra: il passato da centrocampista è tornato utile?

​"Certo! Da mezzala ho sempre dovuto correre tanto e questo l’ho tenuto, perché da esterno cerco di fare anche il lavoro difensivo, quindi l'abitudine a correre tanto mi serve per fare bene entrambe le fasi. Per quanto riguarda i gol, vanno anche ringraziati i compagni. E spero di segnare ancora in stagione...".

Quattro anni fa il trasloco dalla Francia, oggi i playoff scudetto: sensazioni?

​"All'inizio non è stato facile, perché non sapevo l'italiano. Appena arrivato mi sono messo a studiare e dopo due mesi iniziavo già a capire, mentre sul campo in Francia non giocavo in una squadra professionista: qua i miei nuovi compagni erano già pronti, avevano fatto il ritiro e fisicamente dovevo recuperare. Poi però mi sono abituato e mano a mano è andato tutto meglio: tatticamente sono migliorato molto, ma anche dal punto di vista della personalità. E poi ora ho consapevolezza di quali siano i miei punti forti. Ora vogliamo vincere".

​Con il Sassuolo sette gol fatti e nessuno subito in campionato...

​"Non sottovalutiamo nessuno, sono partite difficili. È una buona squadra, faremo di tutto per vincere: gioca molto bene a calcio e quindi dobbiamo stare attenti al loro palleggio, ma siamo pronti. Abbiamo preparato la semifinale come abbiamo fatto per tutte le altre partite, siamo sul pezzo. Pensiamo anzitutto a una partita per volta, faremo di tutto per questo scudetto. La partita è molto importante, è vero, ma cerchiamo di stare sereni: andremo in campo con la massima attenzione e la massima volontà di vincere. Speriamo andrà bene".

Ha legami speciali all'interno del gruppo?

​"Sarr è come un fratello per me, è il primo che mi ha aiutato quando sono arrivato in Italia. Passo tempo con lui anche fuori dal campo, perché usciamo insieme. In campo mi trovo bene con lui e anche con Owusu, ma sono tanti i giocatori che potrei nominare perché siamo davvero un bel gruppo. Giocare con bravi calciatori che capiscono calcio è facile".

​Com'è stata l'esperienza di essere a contatto con la prima squadra?

​"Bellissima, me lo ricorderò per sempre. Sogno di giocare con grandi campioni e all'Inter ce ne sono tanti: allenarsi con loro è stato divertente e, anche se non ho ancora esordito, lavoro duro ogni giorno sperando di riuscirci in futuro".

Com'è l'approccio di Simone Inzaghi con i giovani della Primavera?

​"È molto bravo! Ci dà consigli, parla con noi e ci aiuta".

​Ad Appiano Gentile hai studiato qualcuno in particolare?

​"Lautaro Martinez. Mi piace molto come giocatore, ci ho parlato qualche volta e mi ha dato dei consigli: io li ascolto e cerco di migliorare. Lui è sorridente come in partita, poi con il pallone è davvero forte".