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Paolillo: "Inter, non vedo un indebolimento evidente. Azionariato popolare non fattibile"

PODCAST - Paolillo: "Inter, non vedo un indebolimento evidente. Azionariato popolare non fattibile"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Alberto Fornasari
giovedì 15 luglio 2021, 20:32Podcast
di Mattia Alfano

Ernesto Paolillo ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini

Ernesto Paolillo, ex dirigente dell'Inter, intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, ha parlato proprio della situazione che sta vivendo il club nerazzurro: "E' un ridimensionamento dal punto di vista di bilancio, ma non significa necessariamente non essere competitivi. Sostituire Hakimi non è facile, ma con la plusvalenza è possibile acquistare giocatori meno blasonati in questo momento che possono essere plusvalenza domani. Non dimentichiamo comunque che l'ossatura principale della squadra è rimasta. E' cambiato allenatore, ma non vedo un indebolimento evidente". Sull'azionariato popolare ha dichiarato: "Da un punto di vista romantico sarei molto contento di vederlo, ma non si deve dimenticare che si regge in Spagna per una legge fiscale abbastanza strana che quando il club fa un aumento di capitale finisce contabilizzato come una specie di donazione, una risorsa patrimoniale per il club e quindi non va contro il Fair Play Finanziario che li vieta. Ci sono dei casi positivi come il Bayern, ma non è azionariato popolare perché sono Allianz e altri grandi nomi di industrie.

Non vedo possibile una cosa simile in Italia, anche la Pirelli è scappata via dalla sponsorizzazione dell'Inter e poi non si può andare a vendere l'azionariato popolare ai tifosi sapendo che dovranno fare un ulteriore versamento l'anno dopo. E' una cosa romantica, ma non fattibile". Poi un'ultima battuta su Simone Inzaghi, nuovo allenatore della Beneamata: "E' un allenatore che comincerà con un modulo che è una continuazione di quello di Conte, quindi i giocatori sono portati. E' molto bravo perché ha fatto risultati importanti alla Lazio con una rosa inferiore, sa lanciare talenti e per me è stata la scelta perfetta. L'importante è che vengano premiati i giovani bravi e che sappiano sostituire gli Hakimi di turno, magari non con le stesse caratteristiche, ma con un rendimento molto alto".