Vernazza fa notare: "All'Inter serve Lookman, ma Nusa o Sancho vanno bene lo stesso"

Il giornalista Sebastiano Vernazza ha commentato dalle colonne de La Gazzetta dello Sport oggi in edicola la vittoria dell'Inter di ieri sera contro il Monaco: "Lo diceva Nils Liedholm che in 10 contro 11 si gioca meglio e MonacoInter di ieri sera ha confermato una volta di più l’esattezza del teorema del Barone. Finché è rimasta in undici, l’Inter è piaciuta poco, quasi niente, ed è andata in svantaggio. Quando Calhanoglu è stato incomprensibilmente espulso dal francese Mathieu Vernice. protagonista di un arbitraggio in stile Byron Moreno, l’Inter è piaciuta molto e ha vinto in rimonta".
Un segnale che per Vernazza non è casuale: "Per semplificare, diciamo che il rosso a Calhanoglu ha scosso i nerazzurri, li ha risvegliati dal torpore balneare della Costa Azzurra, li ha costretti a tirare fuori la combattività, il tratto tipico del Chivu difensore interista del Triplete e del Chivu allenatore, perché il romeno sta in panchina con la stessa grinta che ci metteva da giocatore. Questa è però una lettura superficiale: c’è dell’altro.
Più avanti nell'analisi si parla anche del mercato: "Quanto al mercato, resta necessario l’acquisto di un attaccante rapido e dribblante, alla Lookman, ma se arrivasse Nusa, il norvegese del Lipsia, o Sancho, l’inglese del Manchester United, andrebbe bene lo stesso. L’Inter ha bisogno di punte abili nell’uno contro uno, che creino spazi e facilitino lo scorrimento del pallone, nella speranza che Luis Henrique, preso dal Marsiglia proprio per questo, esca dal bozzolo di timidezza in cui sembra rinchiuso. L’Inter di Monaco è piaciuta, ma per certi versi è stata paradossale. Eppoi Liedholm era un burlone, giocare in undici è meglio".
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