Ulivieri: "Chivu e Tudor meticci della panchina, l'interista ha grande carattere"

Igor Tudor e Cristian Chivu: dopo 51 anni, il derby d'Italia avrà due tecnici stranieri in panchina. Ai microfoni del Corriere dello Sport, il presidente dell'Assoallenatori Renzo Ulivieri commenta così questo curioso episodio che avverrà in Juventus-Inter: "All’inizio mi ero anche un po’ preoccupato di quella che poteva sembrare un’invasione di stranieri. Poi ci ho riflettuto: si tratta di un incontro di culture, non può che far bene al nostro movimento. Nel confronto con chi arriva da fuori c’è sempre qualcosa da imparare. Tudor e Chivu incarnano in pieno un concetto su cui batto tanto nei miei corsi: sono due meticci. Mescolare le culture è fondamentale per essere tecnici di alto livello. Loro due hanno giocato in Italia, ma hanno fatto anche varie esperienze all’estero: hanno una mentalità e un sapere di calcio importanti".
Il pregresso da calciatori non rischia di contare più dei meriti da allenatori?
"Può essere un vantaggio al massimo per una ventina di giorni. Alla terza partita persa, nessuno si ricorda più del passato. Loro lo sanno, sono entrambi realisti. Sono consapevoli del peso delle loro scelte".
Tudor era arrivato con l’etichetta di traghettatore. Poi la conferma, un po’ a sorpresa.
"È una fortuna per la Juventus, è già un grande allenatore. L’ho capito vedendolo all’opera al Verona: ha cambiato in corsa il modo di giocare con grande intelligenza. Anche a Torino sta cambiando diverse cose all’occorrenza".
Chivu, invece, ha preso al volo il treno sul quale non era salito Fabregas.
"L’ho avuto al corso, è stato bravissimo. Mi ha dimostrato un sapere enorme e una altrettanto grande mentalità. Andava anche avanti: mi parlava del calcio del futuro. Ha carattere. Non è di quelli che gridano, come ero io: è pacato, ma sa quello che fa e dice".
Chivu ha lasciato intendere più volte che avrebbe intenzione di passare al 3-4-2-1, nonostante questo desiderio non sia stato assecondato del tutto in sede di mercato. Ha i giocatori per provarci comunque?
"Ci potrebbe anche arrivare. Intelligentemente è partito da una struttura consolidata, ma nel tempo può cambiare".
La Juventus è a punteggio pieno, l’Inter è caduta invece prima della sosta contro l’Udinese. Quanto saranno diversi i due approcci alla gara?
"Me le aspetto entrambe abbastanza libere di testa. In una partita del genere conta poco quello che è successo finora: nel derby d’Italia si vuole far bene a prescindere".
Saranno protagoniste nella lotta scudetto?
"Sì, ma non le uniche con il Napoli. Credo possa rientrare nel discorso anche la Roma".
Si torna in campo dopo la sosta in cui Gattuso ha esordito sulla panchina azzurra.
"Ha trasmesso carattere alla squadra. L’addio di Spalletti a me è dispiaciuto molto, dico la verità, ma ho condiviso l’arrivo di Rino dalla mia posizione. È stato chiamato per cambiare un po’ il clima intorno alla nazionale. Ci ha raccontato la verità: la partita con Israele è stata da pazzi".
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