San Siro, De Siervo: "Se la vendita non arriva, si perderebbe la chance di avere uno dei più importanti stadi d'Europa"

San Siro, De Siervo: "Se la vendita non arriva, si perderebbe la chance di avere uno dei più importanti stadi d'Europa"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 10:52News
di Marta Bonfiglio

Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega di A e vice-presidente delle leghe mondiali, con l'obiettivo di massimizzare i ricavi per le società e determinato a tutelare gli interessi di Inter e Milan, ha parlato del tema al Corriere della Sera. Le sue parole: "I 48 consiglieri comunali che sono chiamati a esprimere il proprio voto hanno una responsabilità enorme. Impedire la vendita dello stadio non solo sarebbe un danno di immagine immenso ma comporterebbe, per la città, la perdita di una occasione storica. Questa è l’ultima possibilità che la politica milanese ha di dotare la città di un impianto all’altezza delle aspettative".

Quali sarebbero le ricadute?

"Il calcio sta cambiando velocemente: in questa fase storica in cui i diritti tv non hanno grandi margini di crescita, gli introiti da stadio fanno la differenza. La trasformazione profonda che i social hanno introdotto è il desiderio di partecipare all’evento dall’interno e di fotografarsi alla partita. L’adeguatezza dello stadio non è solo un’esperienza da vivere ma un fattore determinante per l’aumento dei ricavi di una società, diversamente il gap con le altre leghe aumenterà. E la nostra capacità di recuperare diventerebbe ancora più rarefatta".

Se la vendita non arriva a compimento i club sarebbero costretti a contemplare sedi fuori Milano privando la città di un indotto importante. C’è il rischio di un nuovo Flaminio?

"Il termine di paragone è azzeccato: Milano perderebbe la chance di avere uno dei tre più importanti stadi di Europa insieme a quello del Real Madrid e del Barcellona. La decisione sbagliata del consiglio di Milano consegnerebbe Milan e Inter a una fase crepuscolare della loro storia che non si meritano".

Senza nuove arene il gap dalle concorrenti si amplia?

"Meno risorse, meno campioni, meno competitività. Vogliamo questo?".