Tagliavento: “Il VAR sbaglia di più perché interviene troppo. Mi sarebbe piaciuto averlo"

Tagliavento: “Il VAR sbaglia di più perché interviene troppo. Mi sarebbe piaciuto averlo"
Oggi alle 17:00News
di Alessandra Stefanelli

“Il Var sbaglia di più perché interviene in casi in cui, nelle passate stagioni, non sarebbe nemmeno intervenuto”. Paolo Tagliavento, ex arbitro e oggi osservatore privilegiato del mondo arbitrale, analizza così a La Repubblica l’aumento dei casi controversi legati alla tecnologia.

Secondo lui, il problema nasce da un utilizzo eccessivamente esteso dello strumento:
“Si è posta troppo in basso l’asticella della chiamata video. In meno di dieci anni siamo passati da tre interventi a giornata a tre interventi a partita. È evidente che il sistema così finisce per incepparsi”.

Tagliavento ammette anche un certo rimpianto personale:
“I cinque errori più gravi della mia carriera, il Var li avrebbe risolti in cinque secondi. Un peccato non averlo avuto ai miei tempi”.

Ma è proprio questo il nodo: la tecnologia serve, ma va usata con criterio.
“Se lo si usa per tutto, l’effetto diventa controproducente”, avverte l’ex fischietto, che rilancia un tema ricorrente: più tecnologia non significa automaticamente meno errori, soprattutto se la soglia di intervento viene abbassata a tal punto da non lasciare più spazio al giudizio del direttore di gara.