Calhanoglu 2025/26: regia totale e leadership. L’Inter di Chivu si affida al suo faro
La stagione 2025/26 di Hakan Çalhanoğlu racconta un centrocampista che controlla i ritmi e i “momenti” chiave della partita. Da agosto a oggi il turco ha avuto un peso specifico altissimo nella manovra dell’Inter di Cristian Chivu: abbassandosi in prima costruzione per dare linee pulite ai centrali, alzandosi tra le linee quando serve accelerare, e codificando le palle inattive come leva per sbloccare gare chiuse. È anche un tema che vive nella narrazione fuori dal campo: le sue doti di gestione del possesso, calci piazzati e la freddezza dal dischetto sono spesso un fattore quando si raccontano le partite, le prospettive dei nerazzurri e le stesse scommesse online sullo sport che spesso accompagnano gli appassionati durante i 90 minuti sul prato verde.
Il quadro: forma, partite-chiave e impatto
Il segnale più nitido dell’autunno arriva il 29 ottobre 2025: Inter-Fiorentina 3-0 a San Siro, partita decisa da una doppietta di Çalhanoğlu (destro dalla distanza per sbloccare e rigore nel finale) con in mezzo la firma di Sučić. Prestazione da leader tecnico e psicologico, che ha consolidato l’Inter nel gruppo di testa.
In Champions, tra settembre e inizio novembre, il turco ha mantenuto alta precisione di passaggio e incidenza diretta (gol+assist) nelle prime gare del girone, fotografando una centralità che tiene unito il blocco di squadra: possesso ordinato quando serve abbassare il ritmo, verticalità chirurgica quando si apre il corridoio per Thuram/Lautaro (o chi ne prende i compiti). Le serate europee hanno confermato il suo profilo low error / high value: pochi falli in zona rossa, tante scelte “da regista” che riducono il rischio e alzano la qualità dell’azione.
Premi e riconoscimenti (2025)
Sul fronte individuale, l’autunno ha aggiunto medaglie alla bacheca. A inizio novembre 2025 Çalhanoğlu è stato nominato Giocatore del mese AIC (ottobre) per la Serie A, premio che fotografa continuità di rendimento e impatto nelle gare chiave.
Nelle ultime ore (11 novembre 2025), a Istanbul, durante un appuntamento mediatico-sportivo nazionale, al capitano della Turchia è stato assegnato anche il riconoscimento come “Miglior calciatore turco all’estero”, a testimonianza del suo status internazionale.
Nuovo contesto: l’Inter con Cristian Chivu
Il 9 giugno 2025 il club ha ufficializzato Cristian Chivu come nuovo allenatore della Prima Squadra, con contratto fino al 2027. L’ex difensore ha impostato una piattaforma che valorizza il regista turco: in uscita bassa, Hakan si abbassa tra i centrali per creare 3+1 e pulire la prima linea; nella seconda fase sale sul mezzo spazio di destra per ricevere “a fronte aperta” e innescare il lato forte. Questa lettura ha reso l’Inter più fluida nei passaggi di fase, da possesso posizionale a attacco diretto, senza sfilacciare le distanze tra i reparti.
La partita con la Fiorentina ha esemplificato il copione: gestione fino a quando serve, poi accelerazione nel momento in cui si apre la finestra tecnica. È il calcio da “hub”: Çalhanoğlu come snodo che trasforma un possesso orizzontale in un’azione verticale, o che “congela” i ritmi per accompagnare la squadra nel finale.
Numeri e costanza: cosa dicono i dati
Tra campionato e coppa, il profilo di Hakan somma alta accuratezza di passaggio, volume di progressioni, lanci/aperture che cambiano lato e velocità del possesso, e pericolosità su piazzato. Soprattutto, colpisce la ripetibilità: la sequenza controllo-scarico-riapertura è diventata un marchio, e la gestione del fallo tattico (quando farlo, quando no) appare più consapevole rispetto a due stagioni fa. Nei big match autunnali la sua influenza si è vista anche senza numeri “da trequartista puro”: tocca le giocate che determinano l’inerzia, non solo quelle che compaiono sul tabellino.
Nazionale: quota 100 raggiunta ad ottobre, ma nuovo traguardo
Con la Turchia, di cui è capitano, Çalhanoğlu ha toccato il traguardo delle 100 presenze nell’autunno 2025, restando il riferimento nella prima uscita e nelle palle inattive. Nell’ultimo impegno con la sua Nazionale, Calhanoglu ha disputato l’intero incontro sbloccando il risultato dopo appena 18 minuti, trasformando con freddezza un calcio di rigore, indirizzando la sfida contro la Bulgaria, poi chiusa sul 2-0 grazie alla sfortunata deviazione di Chernev all’86’. Il successo, valido per il cammino verso i prossimi Mondiali, consente alla selezione turca di portare a casa tre punti preziosi e di restare pienamente in corsa per il vertice del girone. Con questa ultima sfida giocata, il giocatore nerazzurro ha eguagliato Tuncay Şanli come terzo miglior marcatore della Nazionale. Inoltre, con 102 presenze, ha raggiunto Bulent Korkmaz al terzo posto nella graduatoria.
Derby: domenica Calhanoglu dovrà misurarsi con l’esperienza e il talento di Luka Modric
Nelle ore che precedono uno dei derby più attesi della stagione, Hakan Calhanoglu resta al centro della scena interista, sia per il ruolo cardine che ricopre in campo sia per la fiducia totale riposta in lui da Cristian Chivu. Al rientro anticipato dal ritiro della Turchia - complice un fastidio alla mano e la diffida che lo avrebbe comunque tenuto fuori dalla sfida contro la Spagna - il numero 20 ha rassicurato tutti sulle sue condizioni, confermando di essere pronto a riprendere in mano le chiavi del gioco nerazzurro. Contro il Milan, Calhanoglu sarà chiamato a misurarsi con l’esperienza e il talento di Luka Modric, in un duello che potrebbe indirizzare l’intera partita. E il suo stato di forma, unito alla crescita avviata sotto la nuova gestione tecnica, lascia pensare che il regista turco sia pronto a incidere ancora una volta come un vero leader.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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