Suning e Oaktree, sinonimo di coerenza: cosa fa la differenza all'Inter
"C’è qualche elemento di continuità tra Suning e Oaktree, vecchio e nuovo corso dell’Inter sancito dall’escussione del pegno da parte del fondo americano, avvenuto ormai un anno e mezzo fa". La spiegazione de Il Giorno, in edicola oggi, approfondisce i comuni denominatori riscontrati tra l'attuale proprietà americana e la precedente cinese targate nerazzurro nel corso della storia del club di viale della Liberazione.
"Lo si può trovare nel silenzio radio che contraddistingue la comunicazione, per esempio: interviste al minimo per Zhang padre e figlio, addirittura azzerate per Katherine Ralph, la manager più in vista del private equity a Milano", evidenzia il quotidiano milanese. Chi rappresenta l'Inter in pubblico? Il presidente Giuseppe Marotta,"ancor più di quanto non accadesse con il rampante dirigente di casa Suning, che aveva tenuto per sé la massima carica, ma che negli ultimi anni della sua gestione aveva accuratamente evitato l’Italia (dove lo aspettavano una serie di processi a carico dell’azienda di famiglia)".
Infatti, i tifosi dell’Inter non conoscono nulla della figura di riferimento di Oaktree. Nemmeno la sua voce. "Ne hanno giusto apprezzato l’esultanza sugli spalti durante Inter-Barcellona dell’anno scorso, una partita il cui svolgimento ben si adattava a scaldare i cuori, anche di chi misura dichiarazioni e atteggiamenti con la massima cautela".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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