Simonelli: "Dipendesse da me fisserei il fischio di inizio delle partite alle 20. Lo farei per i giovani"

Ezio Maria Simonelli, presidente della Lega Serie A, ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera e ha manifestato la voglia di cambiare l'orario delle partite. Le sue parole:
Ci sono troppi stranieri nel campionato?
"Non conta il numero, ma se sono di qualità. Sono arrivati Modric, De Bruyne, David, Noa Lang, Baturina. Servono i campioni per vendere le partite all’estero: anche io vorrei i nuovi Totti e Del Piero, ma non ci sono. Prima l’alto numero di stranieri nel nostro campionato veniva associato con i benefici fiscali del Decreto Crescita. Ora quel decreto, che ha dato indubbi risultati positivi, non è più in vigore, ma il numero di giocatori comprati all’estero è aumentato".
Come guarda al percorso della Nazionale?
"Con apprensione, ma anche ottimismo e fiducia su Gattuso, sarebbe una catastrofe non partecipare alla terza edizione consecutiva del Mondiale".
La foto del campionato?
"Direi che anche senza le stelle come accadeva tempo fa, il nostro torneo resta il più interessante d’europa: in sei anni hanno vinto quattro squadre diverse. Nessun campionato ha un grado di incertezza come il nostro".
Cosa vorrebbe cambiare?
"Vorrei far appassionare i giovani che sono distratti dai social. Le partite non possono di sera iniziare alle 20.45, devono cominciare prima al fine di attrarre i clienti del futuro: dipendesse da me fisserei il fischio di inizio alle 20".
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