Sacchi: "L'Inter gestisca le forze, imperativo essere al 100% a fine stagione. In Champions..."
Nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi commenta così la vittoria dell'Inter sul Kairat: "Con questo successo i nerazzurri hanno
calato il poker: quattro partite, quattro trionfi e dodici punti. Soltanto il Bayern Monaco e l’Arsenal, cioè i club
che stanno dominando la Bundesliga e la Premier League, hanno tenuto lo stesso passo dei nerazzurri. I quali, e questo è a mio avviso il tasto su cui battere, non sono in vetta alla SerieA, ma inseguono il Napoli a un punto di distanza. Ecco, ritengo che Chivu e i suoi ragazzi, dopo aver messo in cassaforte il passaggio del turno in Champions (a meno di clamorose sorprese che nessuno si augura), debbano concentrarsi sul campionato e imporre la loro forza.
Gestire le energie, in una stagione lunga e stressante come quella che si sta affrontando, è fondamentale se si
vuole arrivare freschi e pimpanti in primavera, che è da sempre il momento decisivo. Non si tratta di fare calcoli, o di privilegiare una manifestazione piuttosto che un’altra, ma semplicemente di utilizzare la logica nella rotazione dei giocatori. Non vanno sovraccaricati né dal punto di vista fisico, perché si andrebbe incontro al rischio degli infortuni, né dal punto di vista psicologico, perché la mente deve essere libera e serena quando il gioco si farà duro. Mica semplice, però, aver ragione della squadra kazaka, a dimostrazione del fatto che non esistono più avversari abbordabili.
In Europa il pane te lo devi guadagnare con la fatica, con il sacrificio, con il massimo impegno. Quando il Kairat ha pareggiato, nonostante l’Inter fosse in totale controllo, mi sono tornate in mente le immagini che avevo visto nel tardo pomeriggio, quando i ciprioti del Pafos avevano battuto gli
spagnoli del Villarreal e gli azeri del Qarabag erano stati capaci di fermare addirittura il Chelsea sul 2-2. Mi sono detto: oddio, speriamo
che adesso non tocchi all’Inter contro i kazaki! Poi ci ha pensatoCarlos Augusto a sistemare i conti, però un po ditensione era salita. A dir la verità i nerazzurri, prima della rete di Carlos Augusto, hanno avuto parecchie occasioni e, alla fine, hanno meritato il successo. Adesso, come spiegato in precedenza, bisogna fare un piano preciso per arrivare nelle migliori condizioni di forma al momento clou della stagione. Certo che quattro attaccanti come Lautaro, Thuram, Bonny e Pio Esposito non li hanno tante squadre in Europa, e questo è un vantaggio da sfruttare.
Chivu fa molto bene a ruotarli, perché in questo modo tutti sono coinvolti, entrano nei meccanismi di gioco della squadra e possono dunque rendere secondo le loro reali potenzialità. Che, a mio avviso, sono davvero notevoli. Forse, proprio per cercare il pelo nell’uovo, si deve sistemare ancora qualcosa nella fase difensiva. Parlo di fase difensiva, e non di difesa intesa come reparto staccato dal resto della squadra. In certe
circostanze è necessaria una maggiore attenzione. Ma sono sicuro che Chivu, che è stato un grandissimo difensore, saprà dove e come intervenire, partendo sempre dal presupposto che tutti devono partecipare a entrambe le fasi di gioco".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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