Ranocchia e il riscatto con l'Inter: Inzaghi rilancia il suo senatore
Sempre al suo posto, in silenzio, con la testa bassa e tanta voglia di lavorare. Nell'ultimo periodo trascorso in nerazzurro per Andrea Ranocchia il percorso non è stato sempre facile, ma adesso a 33 anni è diventato uno dei giocatori più preziosi per Simone Inzaghi. Per Stramaccioni e Mazzarri era diventato un punto fisso, dato da ereditare la pesantissima fascia da capitano dalle mani di Javier Zanetti, un onere e un onore per qualsiasi giocatore. Poi qualcosa è andato storto e prima con Spalletti prima e Conte poi ha perso tutte le certezze, ritagliandosi soltanto il ruolo di panchinaro d'esperienza.
"Non mi piace fare paragoni con il passato perché le situazioni cambiano in continuazione", ha commentato oggi in conferenza stampa, ma rispetto al passato tante cose sono cambiate: dal 2017, di ritorno dall'esperienza infelice con la maglia dell'Hull City terminata con una retrocessione, Ranocchia non ha più ripreso il suo posto al centro della difesa, perdendo inevitabilmente anche i gradi di capitano. Poche apparizioni anche nell'anno del suo primo scudetto, conquistato non da protagonista. Poi la svolta con Inzaghi che ha deciso di schierarlo titolare contro Udinese e Napoli in campionato e nella partita contro lo Shakhtar in Champions League al posto dell'infortunato de Vrij.
Risultato? Tre prestazioni importanti e la conferma che quando è chiamato in causa, Ranocchia risponde sempre presente. Nonostante la sua grande esperienza il difensore resta con i piedi per terra: "Con l'età si matura, si migliora e si cresce. Credo che sia stato un percorso che ho iniziato da diversi anni a questa parte, al momento sto molto bene. Sicuramente gli allenatori che sono passati mi hanno dato una grande mano a partire da Spalletti, Conte e adesso Inzaghi. P Io sono uno dei tanti come gli altri ragazzi che scendono in campo ogni domenica".
Contro il Venezia potrebbe essere la sua terza presenza consecutiva da 1', un traguardo che forse neanche immaginava di raggiungere. E a chi gli chiede se ha qualche rimpianto per aver giocato poco negli ultimi anni, Ranocchia risponde così: "Questo è più un problema degli altri che un problema mio sinceramente. L'importante è farsi trovare pronto quando c'è bisogno. Io credo e spero di continuare a farlo il più a lungo possibile".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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