Onana cuore d'oro: "La Fondazione? Il mio nome viene messo avanti, ma non c'è solo Andre"

In un'intervista a Camer.be, André Onana si è preso il suo tempo per raccontare la nascita del suo progetto a supporto dei più bisognosi e in difficoltà: "Abbiamo fatto la nostra prima uscita come Fondazione nel 2017. La Fondazione ha già sei anni. Il suo obiettivo è aiutare i più bisognosi. Io stesso alla base, sono il prodotto di una Fondazione attraverso la quale sono passato. Penso che sia anche un modo per raggiungere i miei fratelli minori, i miei cadetti. Vengo da una famiglia media. E quando arrivi a un certo livello, hai il dovere di aiutare i bisognosi, come fanno i nostri anziani. Già, voglio ringraziarli tutti. Non posso fare nomi, perché l'elenco è lungo". Infatti quella che sta portando avanti il portiere dell'Inter è la seconda edizione della campagna di operazioni chirurgiche guidata dalla sua dell'omonima e benefica Fondazione, a braccetto con i medici dell'ONG spagnola 'Surgeon in Action' di Yaoundé. 

In due anni i bambini sono tornati a sorridere nonostante il loro stato di salute. Come ti senti a regalare questa felicità a loro e alle famiglie?
"Sinceramente sono molto soddisfatto del lavoro svolto. Seicento bambini in due anni, se potessimo raggiungere la cifra di 1000 bambini in sei mesi, sarebbe l'ideale. Solo che ci sono le condizioni in cui ci troviamo, e il programma sovraccarico di ciascuno. Già alla Fondazione, non c'è solo André. Sicuramente è il mio nome che viene messo avanti e dietro ci sono tante persone che lavorano, che si sacrificano, che ci aiutano tanto. Se ad oggi siamo riusciti a realizzare 600 interventi è già grazie a questo team di persone che ogni giorno sono sul campo. Senza queste persone che lavorano per la Fondazione, questo non sarebbe possibile. Sono davvero soddisfatto del risultato e penso che possiamo moltiplicare questo numero per 10, per 100 negli anni a venire".