Nainggolan si racconta: "Capodanno, i 20 shottini e il no alla Juve. Ho sempre apprezzato Conte"
Radja Nainggolan non è mai stato un giocatore tranquillo, sia dentro che fuori dal campo. Ad ammetterlo è lui stesso in un’intervista concessa al Corriere della Sera dove ha raccontato i suoi eccessi: “La notte più folle l’ho vissuta a Roma, a Capodanno. I miei video ubriaco hanno fatto il giro del mondo: la società andò su tutte le furie: avevano ragione”. Un aspetto emerso anche in passato con Walter Sabatini: “L’ho chiamato gli ho detto che otto shottini sono pochi… io ne bevo anche venti. E poi vado in campo ugualmente”. Eccessi appunto che non gli hanno comunque evitato di mettersi a confronto con gli allenatori migliori d’Italia: “All’Inter Conte è stato chiaro mi disse che non facevo parte del progetto, ho apprezzato la sua sincerità. Con Spalletti a Roma è andata benissimo mentre all’Inter ho giocato poco. È uno che mi ha sempre detto le cose in faccia. Mourinho? È istintivo come me”. Infine, una chiusura con frecciatina alla Juve: “Il no ai bianconeri? Erano forti, ma non vincevano solo per bravura: erano agevolati. Nel 2014 con la Roma perdemmo 3-2, con due rigori fuori area”.
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