Maldini: "Infastidito da Scaroni, Pioli sempre più solo. Nuovo stadio? San Siro è passato"

Maldini: "Infastidito da Scaroni, Pioli sempre più solo. Nuovo stadio? San Siro è passato"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 1 dicembre 2023, 11:41News
di Marco Lavatelli

Nella lunga intervista ai microfoni di Repubblica, l'ex dirigente del Milan Paolo Maldini ha parlato di Stefano Pioli e del momento che sta vivendo sulla panchina rossonera: "Va ringraziato, è stato fondamentale per i giovani. Però l’allenatore è tra le persone più sole del calcio. Dargli compiti che esulano dai suoi, senza sostegno, lo renderà sempre più solo».

Lo voleva sostituire con Pirlo?

"Il mio ruolo prevede confronti frequenti. Con Pioli lo stavamo già facendo per la stagione successiva. Aveva meritato il rinnovo al 2025. E se ci fosse stata, come in passato, unità di intenti e visioni con gli obiettivi societari, non vedo perché l’avremmo dovuto cambiare".

Per Scaroni, senza di lei, il gruppo di lavoro è unito.

"Mi dà fastidio come si raccontano le cose. Il Milan merita un presidente che ne faccia solo gli interessi e dirigenti che non lascino la squadra sola. Lui non ha mai chiesto se serviva incoraggiamento a giocatori e gruppo di lavoro. L’ho visto spesso andare via quando gli avversari pareggiavano o passavano in vantaggio, magari solo per non trovare traffico, ma puntualissimo in prima fila per lo scudetto. Ho un concetto diverso di condivisione e di gruppo. Posso dire lo stesso anche rispetto ai due Ceo, Gazidis e Furlani".

Il nuovo stadio?

"Motivo di scontro. Non potevo mettere la faccia su un progetto da 55-60 mila posti, quasi tutti corporate. Lottavo per uno stadio più grande e con parte dei posti popolari. Vista la media di oltre 70 mila a San Siro, avevo ragione".

La sua idea?

"Con un nuovo San Siro, e con più verde, si rivaluterebbe una zona a rischio abbandono. Milano è trainante in Europa. Dobbiamo temere il degrado, non il futuro. I grandi campioni hanno reso lo stadio iconico. Ma è passato, Milano ha sempre guardato al futuro"

E lei dirigente in Arabia?

"Le alternative al Milan sono limitate: mai un’altra italiana, eventualmente solo una straniera di alto livello. A me piace vincere e costruire. L’Arabia? Chissà, potrebbe essere un’idea".