Le minestre riscaldate possono funzionare: Lukaku al livello di Osimhen
Come sottolinea il Corriere dello Sport, basta mezz’ora e il rottame che nessuno adorava più, rinnegato come lontano parente del Lukaku prima maniera, riprende per i capelli un’Inter sempre più incartata e la carica a pallettoni per giocarsi la qualificazione ai quarti di Champions. In mezz’ora l'attaccante belga non si limita a segnare un bellissimo gol (dopo un palo, sempre suo), ma lo segna pesante e decisivo, il che conferma come certi artisti si esprimano meglio quando ci si gioca l’intero piatto, quando i risultati e le situazioni si fanno scabrosi, quando insomma quelli vaporosi evaporano e quelli duri dureggiano. L’Inter ha un nuovo centravanti, maledettamente somigliante al Lukaku che conosceva. Sembrano gemelli fatti e finiti. A Dio piacendo, se le rotture hanno finito di rompere, anche il campionato italiano ritrova un centravanti d’alta gamma, uno del livello di Osimhen: non ci sono dubbi, non possono esserci perché il numero 90 nerazzurro sa ancora fare le stesse cose. Le minestre riscaldate, le storie che si ripetono, i ritorni di fiamma: possono fallire e possono funzionare, inutile stabilire una stupida regola.
Alcune finiscono nella malinconia, altre ricominciano come nuove. Almeno, va riconosciuto a Lukaku di non essersi pigramente accomodato nella bambagia dell’inevitabile declino.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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