Lapo De Carlo: "Inter, un passo alla volta"
Quante notizie in casa Inter e quanta voglia di stabilizzare la situazione per prepararsi alla risalita economica che al club manca come il pane.
Nel giro di poche ore la partita dell’Inter con l’Empoli, il consiglio di amministrazione e l’approvazione del bilancio, le parole di Zhang e la smentita d voler cedere il club, il rinnovo ufficiale di Lautaro fino al 2026 a 6 milioni l’anno, dopo 500 giorni di interminabili minuetti, quello di Barella che verrà annunciato dopo la gara con lo Sheriff e il rinnovo di Marotta fino al 2025.
Infine,”last but not least”, il nuovo stadio, verso il quale sono arrivate parole molto importanti da parte del sindaco Sala che ha finalmente dato il via all’accelerazione per i lavori.
Andiamo per ordine. Dal punto di vista tecnico, pur non avendo la straripanza della scorsa stagione per colpa degli addii eccellenti, la squadra sembra comunque competitiva e in grado arrivare tra le prime quattro. L’obiettivo stagionale minimo è certamente quello di mantenere la zona Champions, il secondo è quello di entrare negli ottavi e il terzo, il più entusiasmante quello di rivincere lo scudetto ottenendo la seconda stella.
Inzaghi sta mostrando di avere le idee chiare, sembra essere entrato pesantemente nel progetto, pur avendo altre caratteristiche da Conte, che molti tifosi ancora rimpiangono perché in lui vedevano una leadership e un’attitudine che faticano a ritrovare nella nuova formazione disegnata questa estate tra mille difficoltà.
In realtà la prima Inter di Conte ha mostrato un calcio non sempre esaltante, aveva inevitabilmente degli squilibri da correggere e il meglio lo ha sempre dato nel finale di entrambe le stagioni.
Con Inzaghi si va a sensazioni, c’è prudenza e ci si convince di una certa differenza guardando anche e soprattutto il temperamento ma ad oggi non sembra esserci una grande distanza tra le due Inter.
Una vera e propria impronta Inzaghi la deve mettere casomai negli scontri diretti che non riesce a vincere, come dimostrano i risultati con Atalanta, Juve e Lazio.
La conferma di Lautaro è decisamente una notizia importante perché può permettere finalmente all’argentino di concentrarsi sul campo. Sembra incredibile che sia rimasto lui e non Lukaku, il quale si dichiarava interista fino al midollo.
Il rinnovo di Marotta è però ancora più importante e il suo futuro da politico per il calcio italiano sarà rimandato al 2025, anno in cui scadrà il suo contratto, ammesso che non lo rinnovi di nuovo.
Le parole di Zhang vengono prese per quelle che sono: un comunicato stampa che vuole temperare più le perplessità sulla continuità di quanto non sembri essere una volontà di intenti.
Zhang annuncia che il gruppo Suning andrà avanti a lungo con l’Inter ma ci si chiede come e con che fondi se la situazione è quella. Naturale che l’ambiente nerazzurro chieda soprattutto di poter competere con i più grandi, potendo aspirare ad avere campioni e non perdendone due in un colpo solo.
Per questo dopo le parole saranno determinanti i fatti.
A proposito di parole, quelle del sindaco Sala rispetto al via libera per la seconda fase del progetto stadio aprono un nuovo scenario. L’amministratore delegato dell’Inter Antonello ha dichiarato:” Dopo due anni di pandemia i tempi sono slittati, il nuovo stadio non ci sarà sicuramente per le Olimpiadi (2026), ma ci sarà San Siro”.
Il contratto per l’inizio dei lavori potrebbe aprire una nuova storia per le proprietà di Inter e Milan e rivelare nuovi colpi di scena. Al momento la stabilizzazione del club era la priorità e il primo passo è stato fatto. Ora servono altre risposte.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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