Inter, Pinamonti non è più il ragazzo della Primavera: il punto sul suo futuro

Andrea Pinamonti non è più il ragazzo della Primavera dell'Inter, ma un attaccante capace di segnare ben 13 gol in campionato con la maglia dell'Empoli, diventando così il più giovane nella storia del club toscano a raggiungere la doppia cifra. L'Arciere di Cles è in prestito secco ed il suo cartellino è ancora di proprietà dei nerazzurri, ma ogni decisione sul suo futuro è rimandata a fine stagione, quando Marotta, Ausilio e Baccin si riuniranno insieme alla squadra di mercato e sceglieranno ciò che reputeranno meglio per il club. La certezza al momento è che le prestazioni del classe '99 non stanno passando inosservate dalle parti di Appiano Gentile, dove osservano la crescita esponenziale del 22enne.

Permanenza o contropartita: due le strade

Il gol di venerdì a San Siro è solamente l'ennesima dimostrazione delle sue doti e Pinamonti non è uno sprovveduto, sa bene che al Meazza aveva gli occhi addosso di un po' tutta Italia, vista l'importanza del match in chiave scudetto. Le pretendenti per lui non mancano, gli attestati di stima sono davvero tanti, ma il club giocherà una parte decisiva per il prosieguo della sua carriera e l'ipotesi più accreditata al momento, non dovesse rimanere all'Inter, è quella dell'inserimento come contropartita tecnica in un'altra trattativa. Inzaghi da tempo ha chiesto alla società un difensore centrale solido e roccioso come Gleison Bremer ed il Torino potrebbe essere la soluzione ideale anche per il trentino, che con Juric avrebbe l'occasione di completare un percorso ed affermarsi come una realtà. Alla finestra resta anche il Sassuolo, visto l'interesse che nutrono i nerazzurri per Scamacca, ma più passa il tempo e più la domanda sorge spontanea: c'è davvero tutta questa differenza tra lui e Pinamonti?