Inter, la sfida allo Slavia Praga: debutto europeo casalingo per i nerazzurri di Chivu

Inter, la sfida allo Slavia Praga: debutto europeo casalingo per i nerazzurri di ChivuTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 17:30News
di L'Interista Redazione

Dopo il 0-2 all’Ajax, l’Inter torna protagonista in Champions League per la seconda giornata della League Phase. Arriva lo Slavia Praga, avversario che riporta alla memoria precedenti già vissuti tra il 2019 e il passato più remoto della Mitropa Cup. Per i nerazzurri di Cristian Chivu si tratta del debutto interno europeo stagionale, un appuntamento cruciale non solo per consolidare i tre punti già incamerati, ma anche per tenere fede a un piano chiaro e dichiarato: fare bottino pieno nelle prime quattro partite del girone. Ajax battuto, ora tocca ai cechi, poi Union Saint-Gilloise e Kairat: un trittico che, se gestito senza sbavature, può proiettare Lautaro e compagni a quota 12 già a fine novembre. Sarebbe un capitale prezioso da spendere con relativa serenità nei big match contro Atletico Madrid, Liverpool, Arsenal e Borussia Dortmund, appuntamenti che decideranno la posizione finale tra le prime otto d’Europa.

Inter: lo Slavia Praga non arriva certo come vittima sacrificale
La serata di San Siro, dunque, va oltre i tre punti: serve aumentare la differenza reti e dare continuità a un avvio incoraggiante. Lo Slavia Praga, reduce dal 2-2 con il Bodo Glimt, non arriva certo come vittima sacrificale: l’allenatore Trpisovsky deve fare i conti con le assenze pesanti di Boril e Holes, ma può contare sulla verve di Provod e Kusej e sulla solidità del portiere Stanek. L’uomo più osservato è il terzino Mbodji, rivelazione del momento con due gol al debutto in Champions. A Milano si presenterà con il consueto 4-2-3-1, pronto a sfruttare eventuali cali di concentrazione dell’Inter e a colpire in ripartenza. I nerazzurri, pur non essendo indicati come favoriti dalle quote Champions League, puntano ovviamente ad arrivare nuovamente in finale.



Chivu ruota ma vince: la gestione della rosa
Se il calendario suggerisce prudenza, i numeri raccontano una squadra in piena fiducia. Tre vittorie consecutive in tutte le competizioni, un solo gol subito e due clean sheet: i dati premiano le scelte di Chivu, che ha fatto della rotazione il suo credo. Nelle ultime uscite non ha mai confermato lo stesso assetto difensivo, alternando Sommer e il giovane Martinez tra i pali e variando uomini di linea senza intaccare la solidità. Akanji si è già inserito come se fosse a Milano da anni, Bastoni continua a garantire qualità in uscita con due assist pesanti, Acerbi e De Vrij si alternano con affidabilità, mentre Carlos Augusto si sta ritagliando un ruolo da jolly con giocate decisive. Sulle fasce torna dal primo minuto Dimarco, pronto a incidere dopo la panchina di Cagliari, mentre Dumfries offrirà spinta sulla corsia opposta. In mezzo Calhanoglu resta imprescindibile, affiancato da Barella e Sucic.

Davanti, il dubbio riguarda la gestione di Thuram, sempre titolare finora. Pio Esposito scalpita dopo il gol al Cagliari, Bonny attende la sua occasione dall’inizio. Lautaro guida come sempre l’attacco, determinato a incrementare la sua leadership europea. Lo Slavia, dal canto suo, si affida alla fisicità di Chory e all’estro di Zafeiris sulla trequarti. L’Inter è consapevole che sbagliare ora sarebbe un autogol clamoroso, considerando la strada in salita che porterà a dicembre e gennaio. L’imperativo è vincere senza se e senza ma: solo così San Siro potrà accompagnare i nerazzurri verso gli ottavi, con la convinzione di potersi giocare le sfide contro le big senza la pressione di dover inseguire.