Il nipote di Meazza: "Lo stadio non sarà casa, il vero dispiacere è che venga demolito"

Il nipote di Meazza: "Lo stadio non sarà casa, il vero dispiacere è che venga demolito"TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 11:45News
di Marta Bonfiglio

Federico Jaselli Meazza, nipote di Giuseppe Meazza, ha parlato a La Gazzetta dello Sport dopo la vendita dello stadio intitolato al nonno. Le sue parole:

Federico, che giorni sono questi per la sua famiglia dopo che il “Meazza” è stato venduto?

"Sono i giorni di tutta Milano... Un po’ sospesi, pieni di dubbi e con un po’ di amarezza familiare, anche se non sappiamo ancora cosa ci riserverà il futuro. Lo stadio, però, è un pezzo di storia, anzi preferisco dire così: il nome dello stadio è un pezzo di storia. Non parliamo solo di cemento e gradoni, ma di cultura e sentimenti che appartengono a Giuseppe Meazza, a chi lo applaudiva e chi oggi ne sente ancora parlare. Ne parlo spesso con mia madre che abita a Milano: il vero dispiacere non è tanto pensare che venga abbandonato, ma che venga demolito. È come se fosse la “nostra” casa, nel senso più personale e familiare del termine".

Chiuda gli occhi, si immagini nel 2032 mentre entra nel nuovo San Siro: cosa proverà?

"Stordimento, emozione perché sarà comunque un grande giorno, sperando di leggere da qualche parte Giuseppe Meazza. Ma non sarà casa. Sarà un grande teatro, ma non la “mia” casa".